I dati dell'Istat sulla pauperizzazione dell'Italia nell'ultimo ventennio di berluskonizzazione selvaggia del vorace, famelico e incapace sistema dei partiti, nessuno escluso, sono macigni che gridano vendetta al cospetto di dio (se ci fosse) e degli uomini (che ci sono).
Il dato che mi conforta, relativamente, è che il 40% degli italiani non voterà - probabilmente - alle prossime elezioni europee, sia per la delusione delle politiche continentali, sia per l'impossibiltà di farsi rappresentare degnamente e adeguatamente da qualche figura "politica".
Il partito dei non votanti è ormai evidentemente il maggiore e il primo fra tutti quelli che si presentano nell'agone elettivo: sarebbe interessante potere trasformare questa intelligente forza critica in capacità di governo, ma la contraddizione è troppo sostenuta.
"Odiare i mascalzoni è cosa nobile" (Quintiliano)
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