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domenica 19 gennaio 2014

Sharon, Kahane e lo stato di Israele

    "Nessuno può capire l'anima di quelle bestie di arabi, quegli scarafaggi. Dovremo tagliare loro la gola o sbarazzarci di loro...Chi non se ne andrà sarà ammazzato": questo afferma Meir David Kahane, rabbino talebano fondamentalista, nato negli USA nel 1932 e ivi morto ammazzato nel 1990. Fu anche deputato alla Knesset nel 1984, portandovi tutta la inaudita violenza terroristica della sua criminale, teologica e teocratica visone del mondo, in cui postulava, per volontà divina, una Grande Israele che inglobasse non soltanto gli attuali Territori Occupati della Cisgiordania, ma addirittura la Siria, il Libano, l'Iraq e l'Egitto. 
    Eppure Ariel Sharon, massacratore noto soprattutto per gli stermini dei palestinesi rinchiusi nei campi di Sabra e Chatila nella  Beirut occupata dal suo esercito coloniale nel 1982 - altri ne aveva compiuti nella sua lunga vita di criminale di guerra - ha dichiarato:" Nessuna nazione ha il diritto di portare Israele davanti a un tribunale". Allora non resta altro che il no comment! 

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