Alfano, vicecapo del governo e ministro degli Interni su mandato del pregiudicato Berluskoni e gli altri tre "semplici" ministri - particolarmentequalificata la De Girolamo, laureata in giurisprudenza e quindi (?) ministra dell'agricoltura (?) - sono accomunati da un peccato originale non smacchiabile e non dimenticabile, particolarmente ignobile e obbrobrioso. Hanno tutti aderito, soltanto tre anni or sono, alla famigerata mozione parlamentare, illustrata con tutta serietà (?) dall'illustre (?) avvocato Paniz, che affermava essere "Ruby nipote di Mubarak". L'incredibile dichiarazione, spacciata per verità oggettiva, era necessaria per tentare di salvare il loro capo e signore, Sultano di (H)Ar(d)core, sotto accusa per i reati di sfruttamento della prostituzione minorile e concussione commessi per coprire la sua intimità con la professionista marocchina, presente alle "cene eleganti" di (H)Ar(d)core.
Alfano è anche autore del vituperevole, vituperato, criminogeno, criminoso, criminale e anticostituzionale cosiddetto lodo Alfano, che ha garantito per anni impunità e immunità al suo Grande Capo Berluskoni, ormai ridotto a pregiudicato delinquente condannato con sentenza definitiva passata in giudicato per gravi reati fiscali a danno dello Stato, compiuti quando era capo del governo, a favore delle sue aziende di cui avrebbe dovuto totalmente disinteressarsi, per evidenti motivi di ignobili, paurosi, vomitosi e illegali motivi di conflitti di interessi.
Non dimenticate! "Odiare i mascalzoni è cosa nobile" (Quintiliano)
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