Visualizzazioni totali

lunedì 12 gennaio 2015

In memoria di Wolinsky

    Più di mezzo secolo fa - ero allora giovanissimo, sono ormai vecchio - ebbi il piacere di incrociare il grande satirico Wolinsky, attraverso una sua per me determinante icastica vignetta. Un emaciatissimo stilita inginocchiato sul bordo a strapiombo di un abisso infinito invoca disperatamente l'Altissimo:" Dio, dove sei?" senza accorgersi che dietro di lui una mano gigantesca lo sta per gettare nell'orrido.
    Due fanatici delinquenti usurpanti il nome del dio che chiamano in causa invano (Allah Akbar) lo hanno ammazzato peggio di un cane, come non si fa più nei paesi civili nemmeno con loro!
     Gli assassini talebani fondamentalisti, figli estremi(sti) delle colpe del peggiore colonialismo occidentale, hanno ammazzato l'ottantenne Wolinsky e i suoi amici di Charlie Ebdo, ma non le loro idee e la loro testimonianza che rimarrà viva, almeno finchè io avrò vita!
    "Odiare i mascalzoni è cosa nobile" (Quintiliano)

Nessun commento: