1 gennaio 2015. La "guerra" (così Israele definisce la mattanza dell'estate 2014, finita col massacro di duemila palestinesi, vecchi, donne e bambini) è per il momento sospesa. La ricostruzione a Gaza non è ancora cominciata e non può iniziare, perchè lo stato razzista, teocratico, fondamentalista, talebano, militarista, espansionista, imperialista, colonialista e sionista di Israele continua a sigillare le frontiere, impedendo il transito e il passaggio anche dei materiali da (ri)costruzione, come è abituato a fare da decenni, col consenso ignobile del mondo onusiano.
I crimini di guerra e contro l'umanità commessi da Israele ai danni del popolo palestinese aumentano ogni giorno, nella speranza che un Tribunale Internazionale possa sanzionarli come si conviene e come morale e leggi internazionali chiedono e pretendono!
Nessun commento:
Posta un commento