"Nel marzo 2013 (quindi un anno dopo l'incidente nel quale vennero implicati due militari italiani) un peschereccio è stato affondato in acque territoriali indiane e uno dei tre pescatori indiani è deceduto. Della collisione è stata ritenuta responsabile una nave il cui comandante e il suo vice, cittadini tedeschi, vennero accusati di omicidio preterinenzionale, rilasciati però subito su cauzione. Passati pochi giorni della questione non si sono più avute notizie. Sottolineo che si trattava di due civili e che l'incidente si è verificato in acque territoriali indiane. Il comportamento delle autorità indiane nei confronti dell'Italia acquista una dimensione preoccupante perchè hanno arrestato prima, e detengono ora agli arresti domiciliari due militari in servizio, incrinando il principio caro alle grandi potenze dell'immunità per le truppe in missione all'estero". (Gianfranco Varvesi, ambasciatore, La Repubblica 6/1/15)
Gli statunitensi - nella tragedia del Cermis in cui due piloti USA ammazzarono venti passeggeri di una teleferica tranciandone i cavi con una manovra criminale - ci trattarono da pezzenti: gli indiani pure e la classe dirigente accetta supinamente senza saper reagire in modo adeguato. Il responsabile della legge sulle regole di ingaggio che ha prodotto la drammatica situazione dell'incarcerazione dei due militari italiani è La Russa, ex fascista, ex Forza Italia, ex ministro della Difesa, che adesso strilla per il rientro dei marinai, con la protervia bronzea della faccia tosta che si ritrova!
"Odiare i mascalzoni è cosa nobile" (Quintiliano)
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