"La caduta non seppellisce e non imbalsama Berlusconi, ma paradossalmente lo libera e ce lo restituisce più vivo che mai nella società italiana" (Francesco Merlo, nella prefazione a "La caduta" di Francesco Bei, 2013)
"...Ormai Silvio Berlusconi è decaduto, ma non finisce qui il berlusconismo. Vale a dire quel fenomeno sociale che ha caratterizzato gli ultimi venti anni della nostra vita collettiva. Un impasto di individualismo, particolarismo, affarismo, opportunismo, trasformismo che il Cavaliere (o ex cavaliere del lavoro?) ha incarnato e nello stesso tempo alimentato, fomentato, esaltato...
....Decaduto Berlusconi, deve decadere anche lo strapotere mediatico che gli ha indebitamente consentito in questo ventennio di condizionare le tendenze, gli usi e i costumi, le scelte elettorali degli italiani, forgiando un senso comune e plasmando la propria base di consenso....
....La "Sindrome di Arcore", cioè il sortilegio televisivo che ha catturato e obnubilato una larga parte della popolazione e dell'elettorato, è ormai all'epilogo. Possiamo e dobbiamo finalmente liberarci di un incubo, svegliarci dal lungo "sonno della ragione" in cui siamo sprofondati sotto l'ipnosi della peggiore tv2. (Valentini, La Repubblica, 30 novembre 2013.)
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