martedì 19 luglio 2011
"Naufraghi all'improvviso"
I crolli della Borsa di Milano si susseguono con frequenza giornaliera, alla faccia del tutto va ben madama la marchesa di berluskoniana memoria. Il ministro Tremonti ad personam che non mette le mani nelle tasche degli italiani ai quali ha finora garantito benessere e stabilità, ha varato una finanziaria lacrime e sangue da bassa macelleria sociale, affermando che stiamo tutti sul Titanic. "Ora qualcuno dovrà spiegare agli italiani come sia stato possibile, dall'oggi al domani, passare da "La nave va" di Silvio Berlusconi al "Titanic" di Giulio Tremonti. Qualcuno dovrà chiarire a un'opinione pubblica confusa come sia stato possibile precipitare in poche ore dalla leggenda berlusconiana su un'Italia "che è già uscita fuori dalla crisi e l'ha superata molto meglio degli altri", alla tregenda tremontiana intorno a un paese che a causa del suo debito pubblico "rischia di divorare il futuro nostro e quello dei nostri figli". In questo abisso di contraddizione politica e di contraffazione mediatica è racchiuso il fallimento di un governo che per tre anni ha colpevolmente negato l'evidenza, e che adesso è brutalmente travolto dall'emergenza" (Massimo Giannini, La Repubblica, 15 luglio 2011)
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