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venerdì 15 luglio 2011

Berlusconi latitante

15 luglio 2011. Da una settimana il (super)duce(tto) di (H)Ar(d)core s'era chiuso in casa - palazzo Grazioli da lui stesso equiparato a sede di governo istituzionale con tutte le spese conseguenti a carico di noi cittadini - per discutere coi suoi figli dei suoi affari privatissimi e personali come la sanzione milionaria derivante dai reati commessi precedentemenete. E questo mentre l'Italia, novello Titanic secondo l'immaginario del ministro ad personam all'economia Tremonti, cola a picco senza remissione: al Comandante Supremo Caudillo Conducator Pantocrator Telemediocratico della nave Italia frega meno di niente, se non per i risvolti negativi che possono derivarne alle sue pinguissime tasche.
Oggi si risveglia dal letargo e riappare improvvisamente sulla tolda di comando dell'aula di Montecitorio, spiegando il lungo silenzio e l'assenza vigliacca con una favoletta talmente incredibile che non ci crede nemmeno lui mentre la racconta: mette in giro la fantastoria di essere caduto nella vasca da bagno e quindi, per questo, di non aver potuto partecipare alla vita politica degli ultimi giorni! Incredibile e offensivo anche per l'intelligenza meno che mediocre di berluskoglioni e berluskimbecilli di lunga data. Vogliamo vedere i certificati medici, ai quali, per altro, NON crediamo in anticipo, anche ove fossero esibiti dal Grande Bugiardo.
"Odiare i mascalzoni è cosa nobile" (Quintiliano)

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