Visualizzazioni totali

martedì 22 marzo 2011

La via crucis dell'indegna indebita ostentazione del crocifisso nelle aule scolastiche italiane

19 marzo 2011. "Crocifisso, assolta l'Italia. Legittimo esporlo nelle aule. La Corte Europea: non è indottrinamento. Esulta il vaticano". Così oggi i giornali commentano l'inaccettabile sentenza con cui la Corte di Giustizia Europea dà ragione allo stato italiano della Città del Vaticano che aveva ricorso contro una precedente sentenza che faceva divieto di apporre simboli religiosi sulle pareti di edifici pubblici di uno stato laico. Il cardinale Fisichella, "cappellano" del parlamento italiano (?), afferma assurdamente:" Impensabile uno spazio pubblico senza quel simbolo". Per me vale esattamente il contrario e cioè che sia impensabile uno spazio pubblico CON quel simbolo, fazioso, terrorizzante, sopraffattorio, prepotente, di parte. Io ho titolo a dare un giudizio perchè sono cittadino italiano: Fisichella no, perchè, quale cardinale, è a tutti gli effetti cittadino straniero di uno stato estero come la Città del vaticano. E allora di cosa stiamo parlando? Per fortuna altri (veri) cristiani, come quelli della Chiesa Valdese, condannano questa profanazione dei principi laici di ogni stato di diritto degno di questo nome. Secondo Maria Bonafede (nomen est omen), moderatora della Tavola Valdese :" Valdesi e Metodisti italiani restano convinti che l'esposizione del crocifisso nelle sedi istituzionali violi il principio supremo di laicità dello stato e come credenti ci preoccupa che un simbolo della fede cristiana venga imposto come espressione di una cultura e diuna civiltà". Sorprende dunque l'entusiasmo dei credenti catolici per una sentenza che indica nel crocifisso sì, un simbolo religioso, ma che viene sdoganato come "elemento culturale" e apparentemente "ininfluente". Anche esponenti di altre confessioni religiose esprimono la loro perplessità, come il rabbino capo di Roma:" Dire che il crocefisso è simbolo culturale è mancargli di rispetto. E non mi ci riconosco come simbolo culturale". Si conferma che la Repubblica Italiana, già stato laico e democratico di diritto, è stata oramai ridotta soltanto a provincia papalina, pontificia, zuava, vaticana, talebana, fondamentalista dal cristiano-cattolico apostolico ecumenico romano Berluskoni, pluridivorziato, frequentatore di minorenni, utilizzatore finale di prostitute, attualmente plurimputato in quattro processi per vari reati che vanno dalla concussione allo sfruttamento della prostituzione minorile. Usque tandem?

Nessun commento: