17 marzo 2011. Oggi Al Tappone è stato fischiato ogni qual volta ha tentato di mettere il suo brutto e antipatico naso fuori dai palazzi del potere dove deve rimanere asserragliato in questa lunghissima agonia senza fine...
Ha beccato fischi al Gianicolo, tentando di intervenire all'inaugurazione del museo del Risorgimento; poi all'ingresso della chiesa di S. Maria degli Angeli atteso in ritardo dal presidente della repubblica per una cerimonia (è poi scappato da un'uscita sul retro per ovvi motivi...); al teatro dell'Opera per lo spettacolo del Nabucco.
"Non lascerò l'Italia in mano ai comunisti. Resto per difendermi", dice l'incredibile pseudo capo di governo plurimputato e massone. Qualcuno gli spieghi che in Italia i comunisti non esistono più almeno dal 1989: e che restasse per difendersi - e non per governare - l'avevamo capito tutti fin dal 1994, quando "scese in campo" per evitare la galera e il fallimento delle sue aziende sull'orlo del collasso.
"Odiare i mascalzoni è cosa nobile" (Quintiliano)
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