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mercoledì 9 marzo 2011

Il massacro (berluskoniano) della giustizia

Il consiglio straordinario dei ministri del 10 marzo varerà la riforma "epocale" della giustizia: così modestamente ha annunciato il Satrapo di (H)Ar(d)core, sottolineando che non lo fa certo nel e per il suo interesse privato e personale, come è successo finora con le decine di leggi ad personam, che tuttavia non lo hanno salvato (del tutto) dagli ultimi quattro processi in corso. Allora Al Fano, già segretario personale del Sultano, ora per questo pseudo ministro della (in)giustizia ad personam, si fa ricevere il pomeriggio prima dallo scocciatissimo presidente della repubblica, che deve subire l'insolente sfacciatissima "visita di cortesia" buttata là per slavare la faccia.
Tutti - ad eccezione dei soliti berluskoglioni e berluskafarabutti - abbiamo capito molto bene che la pseudo riforma, è in realtà l'ennesimo trappolone controriformistico,c ostruito per ghigliottinare definitivamente le ultime possibilità di vita di un agiustizia moribonda, ammazzata dalla prepotenza dell'Egoarca e massacrata dall'incapacità impotente di buona parte dell'opposizione, che ha sempre perseguito l'inciucio, riducendo il paese a questi livelli di repubblica delle banane del bunga bunga!
La bravissima Liana Milella riesce a chiarire perfettamente tutti gli inghippi che fossero sfuggiti ai più sprovveduti ed ingenui osservatori. A pagina 1 e 11 de La Repubblica del 9 marzo 2011 "La mossa del Guardasigilli che irrita il Quirinale" sciorina tutte le malefatte elaborate ad arte per demolire gli ultimi baluardi di una giustizia democratica e libera dal guinzaglio dell'Autocrate che si sta stringendo inesorabilmente sul suo collo e su quello degli ultimi italiani liberi. Resistere! Resistere! Resistere!

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