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giovedì 18 novembre 2010

I cristianisti

17 novembre 2010. Da quando certi cristiani mi definiscono laicista invece di laico quale io sono e rivendico di essere, io sono costretto a definire loro cristianisti come si meritano e vogliono essere definiti, papa compreso. Nel Messaggio al Convegno del Pontificio Consiglio per la Pastorale Sanitaria, il Pastore Tedesco già Hitler Jugend Joseph Ratzinger in arte Benedetto XVI ha denunciato "un'attenzione alla salute che rischia di trasformarsi in consumismo farmacologico" (?)...La sanità giusta (?) non prevede aborto, eutanasia e fecondazione". L'Autocrate Vaticano trasforma la possibilità che ci è ormai data di utilizzare farmaci sempre più avanzati e mirati al fine di risolvere antichi problemi in modo semplice e non invasivo, in "consumismo farmacologico". Il salto (il)logico e (im)morale è fin troppo evidente: il cristianista si è scatenato senza ritegno come sempre e ciò che è "giusto" per lui alla luce della sua santa religione cattolica apostolica ecumenica romana deve essere Giusto per tutti, ovviamente. Ma il papa, che pure è ed è pure un filosofo, come fa ad affermare Verità così insostenibili, oppressive, opprimenti, liberticide, autoritarie, assolutistiche, reazionarie e autoreferenziali? "Odiare i mascalzoni è cosa nobile" (Quinmtiliano)

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