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sabato 20 novembre 2010

Berlusconi e la mafia

18 novembre 2010. Pubblicata la motivazione della sentenza di condanna in appello a 7 anni per concorso mafioso di Dell'Utri, senatore PdL e braccio destro, da sempre, di Sua Emittenza Sua Bontà Berluskoni IV:" Il senatore mediava fra Berlusconi e la mafia". Il sedicente premier più bravo degli ultimi 150 anni raffazzona un"tentano di sporcarmi" (?) e il senatore ad personam affabula "cose trite e ritrite". Pensavo che l'Autocrate Telemediocratico si fosse già sporcato abbastanza di suo fra divorzi per colpa di frequentazione di minorenni, utilizzazioni finali di prostitute e schifezze elencando. Se poi essere in odore di mafia fosse cosa "trita e ritrita" significa che lo stesso Dell'Utri conferma la veridicità della sentenza che finalmente fa giustizia di comportamenti mafiosi finora non condannati per la difficoltà di procedere contro i responsabili che si difendono dal processo con leggi ad hoc e ad personam. "Odiare i mascalzoni è cosa nobile" (Quintiliano)

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