Visualizzazioni totali

venerdì 9 settembre 2011

I papponi della politica berluskoniana

Il parlamento berluskonizzato ad personam, ha stangato pesantemente ancora una volta di più, le classi medie e basse di questo "paese di merda" come dice il premier di merda che lo (s)governa. Hanno tagliato tutto a (quasi) tutti, con eccezione degli straricchi come il Sultano e di se stessi, papponi berluskafarabutti che confermano a totale maggioranza che la marocchina Ruby (baby prostituta ?) frequentatrice delle "cene eleganti" del Cavaliere ad (H)Ar(d)core è la nipote dell'egiziano Mubarak per difendere il loro Egoarca Blefaroplastikatokalotrikofilo.
Mentre ci fanno pagare il danno della loro incapacità e piaggeria, continuano a farci sperperare centinaia di milioni per i loro sordidi giochetti "politici", come a giugno, quando ci hanno fatto spendere 400 milioni soltanto per non aver voluto accorpare le elezioni col referendum per paura di perderlo. L'hanno perso lo stesso e noi ci abbiamo rimesso 400 milioni.
I papponi procedono imperterriti: "la democrazia ha i suoi costi" sproloquiano i più esagitati, ma il sistema politico non è più una democrazia. La macchina di potere berluskoniano è una autocrazia autoteledemoplutomediocraticamassonica, inventata, controllata e gestita da un piduista craxiano (50 miliardi di lire di mazzette documentate, cattolico pluridivorziato, frequentatore di minorenni, sfrutatore della prostituzione minorile, utilizzatore finale di meretrici e oggetto di ricatti e ricattatori e ricattatrici di ogni risma e livello.
"Odiare i mascalzoni è cosa nobile" (Quintiliano)

Nessun commento: