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venerdì 23 gennaio 2009

A proposito di tregua a Gaza

Nella mattinata di oggi 22 gennaio 2009, navi israeliane hanno cannoneggiato, naturalmente a scopo difensivo e preventivo, la massacrata e martoriata striscia di Gaza, ancora fumante per le rovine causate dall’eccidio momentaneamente “sospeso” si fa per dire! Numerosi i feriti: lo scopo terroristico dell’aggressione è anche quello di impedire ai pescatori palestinesi di andare a pesca con le loro barchette, per sfamare se stessi e gli altri, ridotti alla fame da anni di atroce embargo criminoso e criminale! Da anni il porto di Gaza è ridotto a un cumulo di macerie, da anni i pescatori non possono pescare, da anni il governo nazista di Israele affama la popolazione palestinese per costringerla ad abbandonare per l’ennesima volta in 60 anni le proprie case e la propria terra, conquistata a ondate successive dall’esercito di uno stato espansionista, colonialista, imperialista, guerrafondaio, militarista a cui si è ridotto quello di Israele! Da 60 anni i crimini di guerra di cui si è macchiato lo stato nazista di Israele non vengono puniti e continuano perciò a gridare vendetta al cospetto di dio e degli uomini.
“In Cecenia, Afghanistan, Libano e oggi a Gaza la strategia deliberata di colpira i civili per far mancare il sostegno della popolazione agli insorti, ribelli e cosiddetti terroristi è un’altra regressione. Riporta alle nefandezze delle occupazioni coloniali...Oggi si telefona alle vittime, ma questo non aiuta chi è intrappolato come un sorcio e non può andare altrove. Appare solo cinico...Gli eserciti più potenti del mondo non sanno gestire il loro eccesso di potenza e hanno perso la coscienza dell’inutilità e della illegalità delle distruzioni civili. Non si rendono conto che questo serve solo a imbarbarire la guerra: un lusso che i terroristi possono permettersi. Noi no” (Fabio Mini, pag. 33, La Repubblica 22/1/09)
Gli addendi del massacro (bruciati dal “Piombo Fuso” della guerra preventiva e difensiva come la definisce Israele e/o genocidio criminale come la definisco io) sono 13 israeliani (di cui 10 soldati invasori, di cui 5 uccisi da fuoco amico) e 1340 palestinesi (di cui 795 uomini, 125 donne e3 418 bambini) senza contare i quasi 6000 feriti (palestinesi) e le immani distruzioni di edifici come anche scuole, moschee e ospedali.
“Olmert ha sbagliato, la sua guerra non è stata giusta...Israele continua ad agire in modo unilaterale, così non c’è dialogo. Gaza è un’enorme prigione, i giovano non hanno futuro. Questo ha reso forte Hamas...Israele è fra i più deprecabili occupanti”. (Yossi Sarid, ex ministro israeliano del Meretz, 18 gennaio 2009)

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