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mercoledì 21 gennaio 2009

11 considerazioni estemporanee su Israele e la Palestina

1) Lo stato di Israele ha il diritto di esistere (perchè quello di Palestina no? Dopo 61 anni dalla sua costituzione Israele non glielo ha ancora riconosciuto: perchè?) L’Impero Romano aveva il diritto di esistere? E perchè è scomparso? E il Sacro Romano Impero aveva diritto ad esistere? E perchè è scomparso? E l’Impero Bizantino aveva il diritto ad esistere? E perchè è scomparso con la caduta di Costantinopoli ad opera dei Turchi Ottomani? E l’Impero Ottomano aveva il diritto ad esistere? E perchè è scomparso dopo la I Guerra Mondiale? E l’Impero Asburgico aveva diritto ad esistere? E perchè è scomparso dopo la I guerra mondiale? E l’Impero Zarista aveva diritto ad esistere? E perchè è scomparso a causa della Rivoluzione Sovietica Bolscevica? E l’Unione Sovietica aveva diritto ad esistere? E perchè è scomparsa dopo la glasnost e la perestroika gorbacioviana e i missili di Reagan? E l’Impero Celeste di Cina aveva diritto ad esistere? E perchè è scomparso dopo la proclamazione della Repubblica? E l’Impero del Kaiser aveva diritto ad esistere? E perchè è scomparso dopo la I guerra mondiale? E l?impero Persiano aveva diritto di esistere? E perchè è scomparso dopo la rivoluzione komeinista? E l’Impero Inglese aveva diritto ad esistere? E perchè è scomparso dopo la II Guerra Mondiale? E il Terzo Reich hitleriano aveva o meno il diritto di esistere? Ed è scomparso perchè non aveva il diritto di esistere?
2) Lo Stato di Israele ha il diritto di difendersi. E la Palestina, che non è ancora nemmeno uno stato, ma soltanto una ANP (Autorità Nazionale Palestinese) non lo ha?
3) Arabi, Palestinesi e Libanesi che uccidono civili sono terroristi. E gli Israeliani che uccidono civili cosa sono? Autori di legittima difesa?
4) Quando si uccidono civili in massa si chiama genocidio e le Potenze Occidentali condannano. Ma quando lo fa Israele, le Potenze Occidentali chiedono a Israele che almeno proceda con moderazione e non con un rapporto di rappresaglia di 1 a 100 (forse consigliano quello nazista che era di 1 a 10? Il quasi centenario tenente Priebke sta aspettando la morte dei suoi ultimi giorni di vita in carcere, condannato all’ergastolo per avere partecipato alla rappresaglia effettuata dopo l’attentato di via Rasella nel 1944: la vita di 335 civili per quella di 33 poliziotti e 12 civili, di cui 5 bambini, saltati in aria nell’attentato). Tutto ciò si chiama pomposamente “ reazione della Comunità Internazionale”!
5) Quando combattenti Palestinesi e/o Libanesi catturano in guerra soldati israeliani si parla di “sequestro di persona”: un solo soldato israeliano è attualmente prigioniero di guerra – o, meglio, sequestrato – dai combattenti – o, meglio, dai terroristi palestinesi. (Evidentemente Palestinesi e Libanesi, essendo terroristi, non hanno il diritto di fare la guerra, di difendersi e di esistere come combattenti: o no?)
6) Israele invece ha il diritto, per esistere e difendersi, di sequestrare tutti i Palestinesi e i Libanesi che vuole: ne tiene infatti attualmente sotto sequestro – o, meglio, ne detiene – più di 10.000, compresi 360 bambini e/o comunque minorenni e 1.000 donne. Non ci sono prove di colpevolezza, non ci sono processi, i prigionieri – pardon, i terroristi – vengono trattenuti in carcere all’infinito e indefinitivamente, anche quando sono Autorità elette democraticamente come i ministri della ANP. Naturalmente tutto ciò è lecito perchè è “incarceramento di terroristi”: e bene è andata ai terroristi prigionieri, visto che non sono stati direttamente assassinati dagli Israeliani come le centinaia e/o migliaia di loro fratelli “giustiziati” nelle esecuzioni mirate attuate dai (tribunali?) Israeliani!
7) Quando si parla di Hezbollah e Hamas, è obbligatorio aggiungere “appoggiati e finanziati dagli stati canaglia di Siria e Iran”. Ma quando si parla di Israele, è categoricamente vietato e proibito aggiungere “appoggiati, finanziati e armati dagli Stati Uniti e dalle Comunità Sioniste nel mondo”. Si viene immediatamente accusati, senza possibilità di difesa, di terrorismo, di antisemitismo, di razzismo antiebraico (ma chi è rimasto ancora ad affermare che gli ebrei sono una razza?), di antiamericanismo, di antidemocraticità e via bestemmiando...
8) Quando si parla di Israele e Palestina e Siria e Libano, bisogna assolutamente evitare di parlare e/o soltanto accennare, anche di sfuggita, ai Territori Occupati (da ben 42 anni!) di Gaza, Cisgiordania, Golan, Cheba, di “Risoluzioni dell’ONU” che da 42 anni imporrebbero e impongono a Israele di lasciare le zone occupate, di “Violazioni dei Diritti Umani”, di “Convenzione di Ginevra”, di “Uso e Sperimentazione di Armi Proibite e Criminali”
9) Palestinesi e Libanesi sono sempre vigliacchi criminali e terroristi che si nascondono in mezzo alla popolazione e se ne fanno scudo. Infatti, vivendo e dormendo nelle proprie case, con le proprie famiglie, Israele ha il diritto-dovere di raderle al suolo con bombe e missili, anche se vengono sterminate intere famiglie, con vecchi, donne e bambini – e non soltanto le loro. Ma questi sono purtroppo gli ineliminabili “danni collaterali” di ogni “ azione chirurgica di alta precisione”, conseguenti alla vigliaccheria di pseudoresistenti che non sentono la necessità morale di suicidarsi da soli in massa nel deserto, prima di compiere azioni suicide omicide.
10) Gli Israeliani parlano (meglio?) le lingue – inglese, francese, spagnolo ecc. – e solo per questo meritano, più dei palestinesi, di essere intervistati con maggiore frequenza e migliore opportunità degli arabi sulla problematica sopra menzionata. Questa viene definita “neutralità giornalistica” e “obiettività di informazione”: infatti nel massacro – pardon, nella guerra difensiva preventiva - in corso a Gaza da 22 giorni e che ha fatto finora soltanto1200 vittime civili e più di 5000 feriti, con la demolizione sistematica e scientifica anche di ospedali, scuole, moschee e Uffici dell’ONU, il Governo Israeliano ha vietato nel modo più assoluto la presenza di giornalisti. Non può garantirne la sicurezza e quindi...Peccato che proprio ieri, 16 gennaio, un giornalista italiano del Corsera (+ autista e interprete) autorizzati ufficialmente e formalmente dall’Esercito Israeliano a entrare a Gaza, siano rimasti vivi per miracolo e sopravvissuti per caso all’attacco reiterato e sistematico di una sua pattuglia, che evidentemente non ne era stata informata: o no? (Qualcuno ricorda ancora l’eroico agente Calipari, ammazzato come un animale nella zona aeroportuale di Bagdad da un soldato statunitense – assassino su commissione in Iraq - , mentre riportava in patria la giornalista Sgrena rapita qualche settimana prima?).
11) Naturalmente tutti quelli che si riconoscono nei 10 punti sopra accennati (o magari semplicemente li ritengano possibili punti di discussione ragionevole di cui tenere conto per capire meglio la situazione), sono ad ogni evidenza “terroristi e criminali antisemiti” con i quali non si (può, vuole e deve) discute(re), ma che meritano soltanto l’eliminazione fisica, per motivi di legittima difesa preventiva!
P.S. – Testo anonimo tratto e rielaborato da un blog...
N.B. – E se fosse vero, come molti sostengono, che ormai lo Stato di Israele è il problema e non la soluzione, dopo 60 anni di guerre (difensive preventive) in Medio oriente? E se fosse vero che “la guerra infinita – naturalmente difensiva e preventiva - contro il terrorismo” di bushiana memoria, è in realtà una perniciosa azione (neo)colonialista, espansionista, imperialista, militarista e guerrafondaia contro paesi che non si piegano e popoli non piegati ai diktat occidentali? A Gaza è in atto da 22 giorni un massacro di massa, lo sterminio e la pulizia etnica del Popolo Palestinese. La mattanza terroristica scatenata dall’Esercito Israeliano nei territori occupati di Gaza, prosegue indisturbata e anzi sostenuta, difesa e coperta dalle truppe occidentali che garantiscono le frontiere settentrionali dello Stato canaglia di Israele, che può così meglio concentrarsi indisturbato nell’eccidio dei palestinesi e nella distruzione scientifica della loro terra e delle stesse possibilità e probabilità di vita in quei territori...Siamo tutti responsabili e coinvolti!
P.S. – Oggi 18 gennaio primo giorno di tregua stabilito unilateralmente dal Governo Israeliano che mantiene naturalmente il suo esercito di invasione ed occupazione – pardon, di difesa preventiva – dentro la striscia di Gaza. Il massacro ha prodotto, in 23 giorni di sterminio indiscriminato e terroristico, 1300 morti, 6000 feriti, immense distruzioni e decine di migliaia di profughi interni (i Palestinesi sono chiusi e rinchiusi in gabbia, nella grande prigione di Gaza dalla e nella quale non possono nè uscire, nè entrare ormai da anni, stritolati da un embargo ignobile e inumano, che mi ricorda e supera altre pagine molto buie della storia). Hamas, ha anche essa proclamato una tregua unilaterale e ha dato una settimana di tempo ad Israele per abbandonare il territorio occupato illegalmente, che la stessa ONU richiede di lasciare. Fra una settimana Israele, che continuerà ad occupare abusivamente in contrasto con ogni legge internazionale la striscia di Gaza, accuserà Hamas di non aver rispettato i termini della tregua che Hamas non ha mai sottoscritto. La pantomima immorale e tragica,continua all’infinito: voglio sperare che alla fine Israele non riesca a convincere nemmeno più se stessa e riesca finalmente a fare i conti con la realtà, nell’interesse di tutti. Inch Allah!

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