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mercoledì 28 gennaio 2009

"Morire non è un diritto"

Il reverendissimo Cardinale Angelo Bagnasco eminentissima Eminenza di santa Romana Apostolica Ecumenica Chiesa Cattolica nonchè Presidente della Commissione Episcopale Italiana, ha sparato ancora una volta una grandiosa (mezza?) bugia, che resta perciò, anche nel migliore dei casi, soltanto una mezza verità. Il cardinale ayatollah è abituato a parlare (in nome) di Verità Assoluta ed Eterna, Indiscutibile e Dogmatica, Solipsistica eAutoreferenziale per definizione e perciò anche questa volta, come sempre, non ne esce bene. Supremo Giudice Minaccioso, in nome della sua Verità (quella valida solo per lui, i suoi superiori e le sue pecorelle) tuona:” Togliere l’alimentazione e l’idratazione ad una persona ammalata è un atto eutanasico”. In realtà non parla di questo (chi non sarebbe d’accordo?) ma , ancora una volta, del caso di Eluana Englaro, da 17 anni in stato vegetativo permanente irreversibile, mantenuta in “vita” attraverso alimentazione e idratazione forzate, introdotte nel corpo attraverso un sondino endogastrico a pompa e altre raffinatissime strumentazioni tecnologiche (diavolerie?) urtilizzate grazie a metodologie scientifiche di altissimo livello professionale e abilissima capacità medica. Come è possibile che il cardinale ayatollah talebano Bagnasco confonda queste sofisticatissime metodiche con la semplice ed elementare elargizione del pane e dell’acqua agli affamati, che per altro lui nemmeno si sogna di praticare, perchè non mi risulta che dia pane e acqua ai morituri della terra, moribondi e morti ogni giorno per fame e sete, in Africa e ogni dove! Solo la vita di Eluana è quella unica giusta da salvare? E tutte le altre? Perchè la Chiesa Cattolica non vende le sue immense ricchezze e il suo grandioso patrimonio per salvare tutte le vite che si spengono ogni giorno, per fame e per sete, in tutto il mondo? Visto che Beppino, eroico padre di Eluana, la vuole ammazzare facendola morire di fame e di sete, perchè non va lui stesso a imboccarla personalmente? Le potrebbe anche somministrare anche il pane eucaristico, altrimenti definito comunione: o no? E’ ora che il cardinale Bagnasco, i suoi sodali e le sue obbedienti truppe cammellate la smettano di continuare a generare, produrre e centrifugare confusione, alimentata da ipocrisie e malafede, all’unico fine di imporre con pragmatica prepotenza e violenza ideologica, i loro valori e i loro princìpi, la loro morale e la loro etica a chi ha il diritto e il dovere di non riconoscerle!
Il cardinale ha ribadito che il vero diritto di ogni persona umana “è vivere e non morire”... si sta cercando di far passare, nella mentalità comune, una pretesa nuova necessità, il diritto di morire! Invece il vero diritto di ogni persona è il diritto alla vita”. L’ayatollah Bagnasco mi impone quindi di esercitare un diritto evidentemente impossibile come quello di venire al mondo, ma mi vuole impedire di esercitare quello di andarmene, l’unico di cui posso avvalermi in piena libertà di coscenza, nel pieno, totale, assoluto rispetto del diritto di tutti e di ognuno di comportarsi diversamente! Perchè l’ayatollah Bagnasco ritiene di potersi e doversi arrogare il suo diritto di impedirmi di esercitare il mio, nell’ambito di quelli garantiti a tutte le persone di questo mondo almeno da 60 anni, nella solenne Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo, sancita dalle Nazioni Unite nell’ormai lontano 1948? Chi gli vuole imporre di (e lo vuole obbligare a) soffrire in nome del suo dio? La sua è una libera scelta che le leggi gli riconoscono come un buon diritto. Pretendo perciò da lui e dalla sua chiesa il medesimo rispetto alla libera scelta che riconosco a lui e non accetto, in linea di principio, che la sua morale, rispettabile solo se e fino a quando non impedisce e non nega la mia, la prevarichi in alcun modo. Se lui ha il diritto di vivere – e/o di non morire – io pretendo il medesimo diritto di morire – e/o di non vivere -.
E’ proprio di questi (ultimi) giorni (di gennaio 2009) lo scandalo del suo papa Benedetto XVI (in gioventù Hitler Jugend) che perdona il vescovo lefreviano, eretico e scismatico, già scomunicato da Giovanni Paolo II, Williamson che per festeggiare nega l’olocausto e le camere a gas naziste, riducendo a 200.000 le vittime ebree del nazifascismo. L’irritazione della comunità ebraica spinge i lefreviani al mea culpa :”Williamson non ci rappresenta”, ma la chiesa cattolica, cesaropapista, costantiniana, simoniaca, Grande Inquisitrice, Madre e Padre di tutte le immonde guerre di religione, continua a produrre scandali in quantità industriale. Dio è morto, qualcuno dice pure Marx, Darwin e Freud, io non mi sento tanto bene, ma anche i credenti fedeli del buon Rabbi ebreo Gesù non credo possano godere ancora molto a lungo di ottima salute, se i loro canotti di salvataggio continueranno ad essere sballottati da simili frangenti! Inch Allah e così sia! Amen!
La Repubblica Italiana, stato di diritto, laico e democratico intanto si prostituisce sempre più ai voleri e valori prepotenti e prevaricatori di una chiesa irrispettosa dei principi di giustizia e umanità che dovrebbero da sempre governarla, da 2000 anni. Dopo 17 anni di battaglie giudiziarie vinte in ogni ordine e grado dall’eroico padre di Eluana Beppino, per far vincere il diritto alla vita e alla morte di tutti i cittadini, alcune fra le più alte cariche dello stato come ministri e governatori di regione si ribellano al magistero della Legge e ne impediscono l’attuazione contro ogni legalità, commettendo ogni sopruso e reato che permetta loro di opporsi alla Legge. Il ministro Sacconi si inventa circolari per mettere paura alle case di cura e dissuaderle dall’attuare i dettami della Legge e viene giustamente denunciato alla Procura della Repubblica per i reati commessi. Il governatore talebano della Lombardia Formigoni ricorre al TAR che gli dà torto, ma lui imperterrito definisce “aberrante” la sentenza e non vuole applicarla! Ormai tutto lo stato è fuori da ogni legalità, per colpa di questi ayatollah talebani, servitori ottusi di un potere straniero come quello dello Stato della Città del Vaticano. Quanto tempo dovremo ancora aspettare per vedere riaffermata la dignità del nostro stato di diritto, laico e democratico, libero e tollerante? Deputati e senatori, servi ottusi di un potere autocratico, dogmatico, ierocratico, autoreferenziale, antilaico, prepotente e prevaricatore delle coscenze altrui, preparano una legge per impedire anche la possibilità stessa di poter lasciare un testamento biologico a garanzia del proprio diritto di non soccombere per accanimento terapeutico! Siamo all’aberrazione psicopatologica e alla violenza inaudita di una minoranza cattolica, che pretende di affermarsi come maggioranza che non è, per negare i più elementari diritti di libertà, sanciti per altro, anche dalla nostra legge fondamentale della Carta Costituzionale! E in ogni modo, fossi pure io il solo e unico cittadino italiano a volermi avvalere del diritto di morire per evitare accanimenti terapeutici (come la legge già mi permette per altro di fare) nessuna maggioranza di tutti gli altri avrebbe il diritto di privarmi dei miei diritti inalienabili a disporre della mia vita e della mia morte, che a me solo appartengono e che nessun altro può arrogarsi al facoltà e il potere di disconoscermi!
Resistere! Resistere! Resistere!

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