Parlo della Chiesa Cristiana Cattolica Ecumenica Apostolica Romana: il saggio nonno Marx ci insegnava che la religione in genere (e non soltanto, ma sicuramente anche la Chiesa Cattolica) è l’oppio dei popoli e qualche “stupefacente” (fosse l’incenso?) deve ancora oggi circolare nelle sacre stanze, viste le recentissime ultime affermazioni delle gerarchie ecclesiastiche. Parlo delle incredibili, prepotenti e provocatorie dichiarazioni del vescovo di Torino Poletto che si rivolge ai politici (ma che c’azzecca?) per negare agli islamici il diritto, direi quanto mai, come in questo caso, effettivamente e indiscutibilmente sacrosanto, di costruire moschee per esercitare il proprio buon diritto di culto. Dice il vescovo, con una logica così aberrante, insostenibile e inaccettabile da fare impressione:” Un conto sono gli spazi di preghiera, un altro le moschee”. Forse anche il vescovo di Torino ritiene, come i suoi compaesani leghisti, che le moschee siano le porcilaie che ritiene Borghezio, senatore leghista per la libertà della padania, quando ci porta a pascolare e far pisciare i suoi maiali in spregio ed odio ai musulmani? Se gli islamici ricambiassero, che ne direbbe il santo vescovo? E ancora aggiunge:” Minareti accanto ai campanili? I tempi non sono ancora maturi...Non è in dubbio il diritto di tutti i cittadini alla preghiera, ma rendere visibili i luoghi di culto è un’altra cosa...è oggi inopportuna la presenza di minareti a Torino. Dove invece le comunità cristiane sono in minoranza è naturale che i campanili convivano di fianco alle grandi moschee”. Incredibile! Il vescovo, senza preoccuparsi minimamente sia dell’assurdità logica che del ridicolo (e/o peggio ancora) afferma perciò che se a essere in minoranza sono i musulmani, per questo non hanno diritto alle loro moschee. Ma se a essere minoranza sono i cattolici, allora per questo hanno diritto alle loro chiese (e, bontà sua, viene concesso ai musulmani, che sono maggioranza, di mantenere le loro moschee!) Lascio all’intelligenza di ogni lettore fare considerazioni al riguardo.
Sempre l’ineffabile vescovo Poletto, il 21 gennaio, tuona:” Eluana, i medici facciano obiezione!”. L’ordine perentorio (impartito a tutti i medici, cattolici e non cattolici, non si sa a quale titolo e perchè mai, comunque in evidente e plateale conflitto con la Legge e le leggi di uno Stato di Diritto e con la normativa concordataria), si riferisce al caso drammatico e tragico di Eluana Englaro. In stato vegetativo permanente da ben 17 anni, il padre Beppino, eroe civile dei nostri tempi, in 17 anni di battaglie legali, era riuscito a farsi riconoscere (attraverso tutti i gradi di giudizio che lo stato papalino al quale è ridotto la già Repubblica Italiana riesce a inventarsi per negare anche i diritti più elementari ai cittadini quando i preti lo richiedono), a lasciar morire definitivamente la sua già morta figliola. Il ministro del Welfare Sacconi (ex socialista approdato a Forza Italia) con forme ricattatorie degne dei più incalliti delinquenti, emana una circolare che impone a ospedali pubblici e cliniche private, pena la revoca delle autorizzazioni a esercitare le loro mansioni, di non rispettare la Legge e le leggi dello Stato di Diritto. I radicali, unici difensori della legalità in una palude di schifoso conformismo e abietto servilismo, giustamente lo denunciano per i gravi reati commessi, ma intanto le sentenze dei Tribunali restano sospese in un limbo di ignobili cavilli burocratici e in attesa di ulteriori pronunciamenti giudiziari! Non contento, l’amorevole vescovo Poletto incita i medici, tutti, a non rispettare anch’essi le leggi di questo Stato disgraziato, disonorevole e disonorato. E tuona, con l’affetto e l’amore che contraddistingue i prelati delle gerarchie vaticane, che:” La legge di Dio prevale su quella dello Stato”, per chi non avesse ancora capito chi è che comanda oggi in Italia! Comunque il vescovo prega “...per lui (Beppino Englaro) perchè la sua sofferenza è grande...” Amen e così sia! Ormai siamo alla ribellione aperta e conflittuale contro le norme più elementari e fondamentali proprie di uno Stato Laico di Diritto! E le truppe cammellate al servizio di Santa Romana Chiesa Cattolica Ecumenica Romana, col generale papalino Sacconi in avanscoperta, avanzano imperiose e (s)travolgenti di ogni residuo di laica legalità repubblicana! A mantenere in vita dignità e decenza, ci pensano, per ora, solamente i 13 eurodeputati (radicali e democratici) che hanno giustamente presentato un’interrogazione alla Commissione Europea contro l’atto del ministro del Welfare firmato il 16 dicembre 2008.
Lo Stato della Città del Vaticano rincara la dose, in questi drammatici giorni di gennaio insanguinati tragicamente dalla strage di tipo nazista prodotta a Gaza dall’operazione “Piombo Fuso” pianificata, programmata e attuata dallo stato sionista, imperialista, colonialista, guerrafondaio, espansionista e militarista di Israele. Il Vaticano – e cioè la Chiesa Cattolica – dice stop alle leggi italiane perchè troppo numerose e amorali. Osservo che, se anche fosse vero, uno stato straniero come quello della Città del Vaticano dovrebbe avere almeno il buon gusto di non interferire negli affari interni di un altro stato, come è regola e buona norma diplomatica in tutto il mondo civile nei rapporti interstatuali. Fra l’altro con l’aggravante che lo Stato della Città del Vaticano (e la Chiesa Cattolica che vi coincide nella massima figura del Capo di Stato Benedetto XVI anche papa della Chiesa e vescovo di Roma, ancor chè cittadino vaticano e quindi di nazionalità doppiamente straniera - Joseph Ratzinger, già Hitler Jugend, ha mantenuto la sua cittadinanza tedesca: o no? - è (o meglio dovrebbe essere, visto il suo comportamento fattuale e illegale) tenuto all’osservanza e al rispetto delle Leggi Concordatarie che lo vincolano (o lo vincolerebbero) al recepimento automatico delle leggi italiane che vengono emanante dalla Repubblica. Ci troviamo di fronte a una plateale inosservanza del rispetto di un trattato sovrano, stipulato liberamente fra due stati e quindi risolto unilateralmente da uno dei due, senza che l’altro – la Repubblica Italiana – abbia la minima reazione di critica e contestazione. Uno stato minimamente serio e conscio dei suoi diritti e delle sue prerogative sovrane, avrebbe già, per molto meno, giustamente risolto unilateralmente il Patto e i Trattati, pretendendo dal Vaticano il rispetto assoluto e rigoroso dell’attività legislativa italiana. Purtroppo questo ignobile, illegittimo e immorale comportamento della chiesa conferma, ad abundantiam, il fatto ormai arcinoto che la Repubblica Italiana altro non è ormai che uno stato papalino, clericale, fideistico, ierocratico, autocratico, teocratico e dogmatico nelle mani di preti ottusi e dei loro servi pecorecci e obbedienti. Il Vaticano aveva già disapplicato l’osservanza della normativa sindacale e contrattuale, per tutelarsi dalle eventuali giuste e legittime richieste (ed eventuali cause di lavoro) di chi lavora in Vaticano e/o per la chiesa cattolica. Le gerarchie sono terrorizzate – alla faccia dei princìpi di amore e tolleranza predicati a man bassa senza vergogna da più di 2000 anni! – dall’avanzamento della legislazione europea a difesa dei gay, al rispetto della vita (in provetta) e della morte (per eutanasia) e dei diritti laici e moderni che tutti e ognuno dovrebbero riconoscere a tutti e a ognuno. Il Vaticano sa che l’Italia è (o, meglio, sarebbe, visto l’ignobile comportamento servile tenuto finora in obbedienza dissennata alla chiesa cattolica) tenuta al rispetto e all’attuazione della legislazione comunitaria e quindi corre ai ripari, facendo, come al solito, carne di porco dei diritti umani più elementari!
W Giordano Bruno! W Galileo Galilei! W Garibaldi! Vivano le streghe bruciate dalla Santa Inquisizione! Vivano gli eretici massacrati dal dogmatismo clericale! W fra’ Dolcino! Vivano i Catari! Vivano i Valdesi! Vivano i liberi pensatori! Vivano gli Illuministi! W Martin Lutero! Vivano gli agnostici! Vivano gli atei! Vivano deisti e teisti! Vivano i diversamente credenti! W la libertà di pensiero! W la libertà di religione! W la libera chiesa in libero stato! Io, grazie a dio, sono ateo!
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