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mercoledì 25 giugno 2014

"Bambini" israeliani e bambini palestinesi: due pesi e due misure!

    Le mamme dei tre coloni occupanti Hebron e "rapiti" da tredici giorni, hanno parlato a Ginevra davanti al Consiglio ONU per i diritti umani. Fra l'altro hanno detto:"Vorremmo ringraziare il segretario delle Nazioni Unite per aver condannato il rapimento dei nostri ragazzi". I loro ragazzi, coloni illegali di un Territorio sotto occupazione militare illegale, non sono stati "rapiti" ma fatti prigionieri da appartenenti alla resistenza palestinese, perfettamente legittimata dalle leggi internazionali di guerra, a resistere contro l'occupazione militare e illegale del loro territorio. E perchè nessuno condanna il vero e proprio rapimento - illegale e criminale secondo le leggi internazionali di guerra - delle centinaia di ragazzi, vittime della rappresaglia collettiva contro un intero popolo, perpetrata in modo criminale dall'esercito israeliano?
    "Ringraziamo anche la Croce Rossa Internazionale per aver affermato chiaramente che le leggi umanitarie internazionali vietano la presa di ostaggi": appunto! E allora perchè la Croce Rossa Internazionale non protesta contro le centinaia di ostaggi fatti prigionieri dall'esercito di Israele, per ricattare un intero popolo, oppresso e represso da 47 anni di occupazione militare illegale e criminale?  
    Aggiungono le madri dei "rapiti" :"E' sbagliato sequestrare i bambini innocenti e usarli come strumenti di qualsiasi lotta. E' crudele...Ogni bambino non ha il diritto di tornare a casa propria sano e salvo?...Noi vogliamo soltanto che i nostri figli tornino nelle nostre case, nelle loro camerette...". I tre studenti, di sedici e diciannove anni, NON SONO BAMBINI! Le loro mamme, preoccupate per i loro figli NON BAMBINI, evidentemenete non sanno che il loro stato di Israele, cattura, imprigiona e detiene VERI BAMBINI palestinesi, anche di otto, nove, dieci anni, così come previsto dalle loro leggi criminali, inaccettabili da ogni stato civile, al cui consesso lo stato canglia di Israele evidentemente non può pretendere di appartenere! E ammesso che fossero bambini, perchè quelli di nazionalità israeliana devono tornare "nelle loro camerette" e quelli di (non)nazionalità palestinese possono e devono restare a marcire nelle galere israeliane, nelle mani di criminali di guerra e contro l'umanità, pervasi da uno spirito genocidario e razzista degno di miglior causa?

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