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domenica 8 settembre 2013

Il Grande (?) Criminale

    Dopo più di un mese dalla fatidica data del 1° agosto, quando la Cassazione ha confermato DEFINITIVAMENTE la condanna del Sultano di (H)Ar(d)core a quattro anni di carcere e interdizione dai pubblici uffici per gravissimi reati fiscali, stiamo ancora affogando nell'oceano melmoso delle reazioni berluskoniane con cui il Satrapo della Brianza tenta disperatamente di tamponare gli effetti - per lui giustamente nefasti - della sacrosanta sentenza!
    L'Egoarca Autoplutocraticomediaticomassonico sta trascinando l'intera nazione nel gorgo ostruito delle sue malefatte oscene e sistematiche, al fine di (fuori)uscirne al prezzo di sfasciare definitivamente anche il  minimo equilibrio precario su cui si basa la vita politica, sociale ed economica di questo disgraziato paese (anche per colpa dei suoi abitanti e dei suoi sciagurati governanti).
    I suoi avvocati (a tempo pieno - per lui - e pagati da noi con gli stipendi da deputati ad personam, massimi assenteisti nella storia della Repubblica) inventano ogni giorno nuove mirabolanti invenzioni (pseudo)giuridiche per tentare di parare le ferite inferte giustamente dalla sentenza al loro criminoso, criminogeno e criminale cliente superdotato nell'imbastire bufale a suo favore. I marchingegni elaborati dai suoi fedeli servitori del diritto ad personam brillano per originalità inventiva e vacuità sostanziale ed effettiva. E' del sette settembre il ricorso avanzato alla Corte di Strasburgo per bloccare le procedure di allontanamento dal senato che cominceranno lunedì nove di fronte alla legittima commissione parlamentare.
    Il governo Letta/Berlusconi è tenuto alla cavezza dall'Autocrate Unto del e dal Signore, che minaccia sfracelli un giorno sì e l'altro pure, se non gli viene riconosciuta  la pretesa innocenza che i Tribunali della Repubblica Italiana gli hanno giustamente sottratto, riconoscendolo definitivamente colpevole dei gravissimi reati ascrittigli.
    Il Piccolo Grande Delinquente pretende immunità e garanzie degne di miglior causa e l'Italia vede allontanarsi la soluzione dei suoi gravissimi problemi economici, sociali e politici, perché il Parlamento è costretto, dalla violenza e dalla prepotenza del Mago Arcoriano, a (pre)occuparsi dei suoi ignobili vomitosi problemi personalissimi di delinquente sistematico
    Ancora una volta "odiare i mascalzoni è cosa nobile" (Quintiliano)   

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