Così formalmente e istituzionalmente si apre il ricorso del Sultano di (H)Ar(d)core ala Corte Europea di Strasburgo contro la sentenza dei Tribunali Italiani che lo inchioda alla definitiva irreversibilità di 4 anni di carcere - si fa per dire - e interdizione dai pubblici uffici, nonché decadenza dalla carica di senatore!
L'evanescente estate italiana del 2013 va morendo, massacrata dalla bestia mostruosa del berluskonismo morente (?). Il Grande Criminale impazza, forte del suo cinismo delinquenziale, ignobilmente rafforzato dall'ignavia e dall'impotenza del PD senza L, del M5S e compagnia cantando.
Il Circo Barnum dello zoo del coacervo dei sicofanti berluskoglioni e berluskafarabutti, mette in scena l'ennesimo vomitoso osceno spettacolo di piaggeria miserevole e farneticazione esagitata nel pretendere un'incredibile e impossibile "assoluzione", dopo la condanna definitiva del Mago della Brianza, inchiodato alla irreversibile definitività di una sentenza inappellabile dopo il terzo grado di giudizio.
Il Mantra della litania ossessiva e martellante dell'innocenza del povero vecchietto, persegui(ta)to dalla (in)giustizia delle toghe (rosse e bolsceviche), viene salmodiato senza ritegno, affinché anche il più cretino dei berluskimbecilli venga convinto della sacra e venerabile innocenza del (super)duce(tto) della Brianza Unto del Signore, Uomo della Provvidenza, Salvatore della Patria.
Disperati e impotenti, assistiamo al suicidio in diretta del PD senza L, impari al non impossibile compito di defenestrare il Caudillo Conducator Autotelemedioplutocraticomassonicokalotrikofiloblefaroplastikato!
L'Italia vive un nuovo drammatico 8 settembre, proprio nel settantesimo della ricorrenza: (ri)soluzione di ogni legalità e di qualsiasi morale, di cui per altro il Pifferaio Magico ha fatto carne di porco per decenni, insieme ai suoi sodali tipo il latitante morto in contumacia Craxi Benito detto Bettino.
Intanto gli aeroplanini sguinzagliati dall'Egoarca sulle spiagge italiane inneggiano nei cieli a "Forza Italia, Forza Silvio!". "Odiare i mascalzoni è cosa (sempre più) nobile" (Quintiliano)
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