Gli "onorevoli" (si fa per dire...) deputati e senatori strepitano come aquile algonchine contro chi solo osasse pensare di toccare i loro faraonici, giganteschi e mostruosi vitalizi: sono "diritti acquisiti", sentenziano gravi e minacciosi come se potessero essere i garanti (con decine di pregiudicati nelle loro fila) di un improbabile ormai inesistente stato di diritto. Un diritto acquisito - per loro - "è sacro e inviolabile come la reliquia del dente di Buddha a Senkadagalapura" (Stella/Rizzo).
Evidentemente i diritti acquisiti valgono solo per loro: la mia miserrima, miserevole, miserabile e misera pensione di invalido del lavoro con carico di famiglia subirà la decurtazione ignobile dei pochi euro in più che a gennaio avrei dovuto ricevere come adeguamento al costo della vita. Per altro puramente formale perchè da anni ormai le schifose addizionali comunali, provinciali e regionali sono ben più elevate dei pochi euro di maggiorazione e la pensione, già insufficiente, subisce di fatto una letterale diminuzione.
E dunque il mio non è forse un anch'esso diritto acquisito? I miei 5 euro possono essere sequestrati e le migliai degli "onorevoli" no? E perchè?
Gli amici mi segnalano l'aumento vertiginoso della vendita di roncole, falcetti, machete, forconi e mazze, forse per difendere meglio i diritti acquisiti dei pensionati sociali: è sicuramente un bene...o no?
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