Grazie alle ultime intercettazioni (quelle che il Mago di Arcore cerca di eliminare e far sparire il prima possibile) viene alla ribalta anche la Cricca berluskoniana dei Magistrati Infedeli, Felloni, Traditori e Delinquenti (qualcuno è già finito in galera) agli ordini di affaristi spregiudicati e piduisti, già edotti, per esperienza diretta, delle qualità della vita godibile nelle patrie galere. L'impietosa fisiognomica lombrosiana che marchia indelebile la bruttissima faccia del Presidente della Corte d'Appello di Milano (uno della Cricca, già rimosso dall'incarico) definisce le motivazioni per cui risulta schierato, grazie alle sacrosante intercettazioni, agli ordini di faccendieri di bassa lega e lestofanti di pessima (im)moralòità. Il (se-dicente) ministro della (in)giustizia ad personam dell'Autocrate Sua Emittenza Sultanesca berluskoni IV, si affretta e si affanna a dichiarare che " non bisogna fare di ogni erba un fascio e niente caccia alle streghe". Lo vada a dire al suo Padrone e Signore (a cui ha fatto per altro il segretario per anni) che da 16 anni fa, di ogni erba di magistrato, un fascio di metastasi, di insanità mentale, di sovversivismo, di giustizialismo, di uso improprio della legge a fini politici, di bolscevismo e di comunismo ai danni di se stesso Egoarca intoccabile e della sua Cricca delinquente e mafiosa. Da manuale il pregiudicato da sempr suo braccio destro Dell'Utri che definisce "eroe", insieme a berlusconi, il factotum della sua villa di Arcore Mangano, morto all'ergastolo per due omicidi di mafia!
Quando il giudice è berluskoniano e (s)fascista "non bisogna fare di ogni erba un fascio" che va bene se comunista, bolscevico, metastasi cancerosa e antropologicamente psicopatica. "La trama è quella di un gigantesco, pericoloso Romanzo Criminale scritto, ideato e sceneggiato in nome di Cesare... inquietante canovaccio di contatti, di colloqui, di incontri, tra Verdini - potavoce del PdL -, dell'Utri - quello che definisce "eroe" Mangano , Caliendo - sottosegretario alla (in)giustizia ad personam - Cosentino - sottosegretario all'Economia ad personam costretto alle dimissioni per le sue nefandezze camorristiche " (Massimo Giannini, La Repubblica 16/7/2010)
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