6 luglio 2010. Il piano inclinato di cui parla il direttore Ezio Mauro su La Repubblica odierna è quello della discesa di Berlusconi negli inferi dei problemi creati dalla sua padronale (in)capacità di (s)governare questa nazione, che ci sta investendo con cascate a ripetizione di scandali, ognuno dei quali avrebbe travolto ogni possibile governo di ogni possibile paese civile degno di questo nome! Il brutto incartapecorito gonfio faccione del Pachiderma Blefaroplstikato e Kalotrikofilo produce repellenza estetica e l'ottimismo della volontà mi fa sperare nel trionfo prossimo di una rinnovata moralità rinascente.
"...un premier che nomina un ministro per un incarico che non c'è (Brancher) e che tiene vuoto l'incarico di un altro min istro che non c'è più (Scajola), costretto a dimettersi per lo scandalo - tutto ancora aperto - della Protezione Civile (Bertolaso e la Cricca, così definita dalla stessa magistratura)....La marcia indietro obbligata (dimissioni dello pseudo ministro Brancher) conferma che non ci sono più coperchi ad Arcore per le troppe pentole fabbricate da diavoli di serie B; e testimonia una debolezza politica ormai evidente nel leader, dopo la condanna di Dell'Utri, la rivolta costituzionale di Fini, gli avvertoimenti istituzionalei di napolitano, l'incertezza della manovra, lo scandalo Bertolaso, l'affare Scajola, la forza separata di tremonti, la febbre della Lega" (Ezio Mauro). "Odiare i mascalzoni è cosa nobile" (Quintiliano)
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