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domenica 11 ottobre 2009

Il super maschilista se-dicente "perseguitato"

“Lei è più bella che intelligente”: così Berluskoni a Rosy Bindi che lo contraddice in Porta a Porta vesp(as)iano dell’8 ottobre 2009. L’uomo più brutto che alto, più tinto che rifatto, più antipatico che scortese, più megalomane bugiardo, si permette di continuare a trattare le donne come oggetti da comprare al suk di Marrakesh. Nonostante la scalmanata e scomposta reazione della solita compagine bolscevica, la callipigia ministra delle Pari Opportunità, brilla per il silenzio tombale del sarcofago in cui rinchiude l’intera vicenda, senza nemmeno un’epigrafe. E’ la stessa che poche settimane or sono, su comando e richiesta del Boss Sciupafemmine per antonomasia, era entrata a (bella) gamba tesa nell’agone delle notizie che ci informavano della frequentazione delle minorenni e dei rapporti con le prostitute del gentilissimo e rispettosissimo (con le donne) virile Egoarca Berluskoni IV. Le varie Brambille, Prestigiacome, Meloni, Gelmini, ministre ad orologeria ad nutum della svegli dell’Autocratico Autocefalo Capo tacciono, spero imbarazzate, ma ritengo più semplicemente complici, corrive al comportamento più becero e maschilista del loro virilissimo – ma come fanno a saperlo? – capo di governo. D’altra parte si può ben capire che possa perdere le staffe chi, come Lui, pur essendo “il più bravo in assoluto di tutti i capi di governo della storia italiana degli ultimi 150 anni dall’unificazione dello stato unitario”, è anche , tuttavia, “il più perseguitato di tutti i tempi della storia mondiale”. Lo conferma anche la figliola primogenita di primo letto Marina, per questo presidente di Mediolanum e Mondadori, che accusa De Benedetti di “essere invidioso verso il Padre non essendo riuscito a essere come Lui”. Come mai i berluskones hanno questa mania (s)travolgente di ritenere che gli altri, invidiosi, vogliano essere come loro? Chi glielo ha messo in testa? Perchè non la smettono di ridurre le brave persone, civili e oneste, a loro immagine e somiglianza? Nessuno glielo chiede: anzi diffidiamo formalmente padre e figliola dal continuare a offenderci con viltà e abominia. E si mettano d’accordo: se il padre ci definisce “coglioni, imbecilli e farabutti” come fa la filgia a pensare che vogliamo essere come lui? E’ forse un coglione, imbecille e farabutto come noi? E allora?
Marina B., in un’intervista al Corsera del 9 ottobre 2009, tesse una non credibile e non richiesta apologia delirante del padre, sottolineando “i suoi nervi d’acciaio”. Il filiale amoroso incenso profuso è decisamente (in)degno di miglior causa: abbiamo tutti assistito alle inconsulte sfuriate dell’Augusto genitore (super)duce(tto) di Arcore all’annuncio della sentenza dell Corte Costituzionale che lo privava giustamente dell’usbergo del lodo Al Fano ad personam. Lo spettacolo deplorevole del cedimento strutturale del controllo delle coordinate del comportamento psicofisico del Grande despota Autotelemediocratico è sotto gli occhi di tutti. Anche la figliola dovrebbe contenersi meglio.
Siamo decisamente arcistufi della Congrega delle Figliole dei Grandi Perseguitati. Da troppi anni ormai, Stefania figliola di Craxi, ci perseguita con le sue insopportabili querimonie in vendetta della figura paterna. Passata armi e bagagli alla destra neo(s)fascista insieme al fido ex-socialista Cicchitto (tessera 2218, Massoneria deviata P2) e a mille altri ex compagni (?), ci ammorba coi suoi attacchi viscerali che vorrebbero miracolosamente riverginare le malefatte paterne. Un Eroe buono e impavido, costretto alla fuga e all’esilio (?) dai cattivoni giustizialisti di turno: si dimentica che il babbo è e resta un pluripregiudicato con sentenze passate in giudicato per gravbissimi reati, latitante in contumacia. Adesso ci dobbiamo sorbire anche gli attacchi scriteriati della Marina che sproloquia sulle pretese qualità (?) paterne, affogata freudianamente nella visione distorta dall’amore filiale per il suo babbo, piccolo anziano uomo, frequentatore di minorenni e utilizzatore finale (?) di prostitute, che solo lei (e i pochi milioni di “coglioni, imbecilli e farabutti” che lo votano) possono vedere come Gigante Buono dal Cuore Generoso.

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