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venerdì 16 ottobre 2009

Il burqa della Carfagna

La ministra delle Pari opportunità Carfagna ad personam, la trasmutante callipigia che esponeva orgogliosamente il proprio corpo nudo e oleato in bella mostra ed evidenza sui calendari per camionisti (senza offesa per la categoria: sto solo citando fatti), coerentemente vuole stoppare il burqa a scuola (immagino perchè copra troppo la pelle femminile, che va invece ben esposta allo sguardo di tutti: o no?) “E’ un simbolo di sottomissione” : lei ha ampiamente dimostrato che la nudità è invece simbolo di autonomia, indipendenza e liberazione della donna e quindi procede coerente nell’imporre il disvelamento del corpo delle femmine. Nelle scuole italiane, per altro, nessuno ha mai visto bambine e adolescenti chiuse nel burqa, mentre le leggi già vietano dal 1976 di andare in giro col viso coperto e quindi...E’ importante affermare il principio: panze fuori sì, burqa no! Ombelichi e mutande in bella (o brutta?) mostra sì, burqa no! Il burqa, infatti, “è simbolo di sottomissione della donna e un ostacolo a una vera politica di integrazione” (La Repubblica, pag. 9, 13 ottobre 2009) W il nudo e la sua pratica, che soli garantiscono alle femmine vera emancipazione ed effettiva libertà. Nudo sì, burqa no!

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