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martedì 2 marzo 2010

Censura degli scandali, scandali della censura

Nelle ultime settimane, a inizio marzo 2010, scandali piccoli e grandi si assommano, si conglomerano, si giustappongono, si accumulano e si sedimentano in quantità industriale con l'inevitabile effetto scacciamosche del successivo che allontana il precedente. Il partito del fare (cosa?quando? a favore di chi? perchè? come?) non è stato in grado nemmeno di fare le registrazioni dei candidati alle elezioni regionali incipienti del 28 marzo prossimo. Escluso al momento per incapacità di presentazione delle liste Formigoni, aspirante ciellino alla presidenza della Lombardia per la quarta volta (e già comunque fuori legge soltanto per questo, visto che la normativa vigente prevede la non rielezione già alla terza volta). Esclusa addirittura la lista del partito del Popolo della Libertà del fare nel Lazio, che non è nemmeno riuscito a fare la propria registrazione. L'aspirante presidentessa Polverini - quella che si è già comprata ben due prime case per pagare meno tasse a prezzi stracciatissimi dagli Enti che dovrebbero vendere a locatari poveri e mal messi - insieme alla schiera ululante dei Capezzoni da sfondamento e degli Storace del boia chi molla, grida al golpe della burocrazia contro la democrazia. Solito grossolano rovesciamento del tavolo da gioco per cui gli (s)fascisti professionisti della distruzione di ogni legge a fondamento della convivenza civile dello stato di diritto, strillano al golpe contro la libertà
di voto dei cittadini. Si sono completamente dimenticati e/o fanno finta di esserselo dimenticati, che, giuridicamente, la forma della legge della legge è l'unica sostanza necessaria e sufficiente da osservare e rispettare perchè siano garantiti i diritti di tutti e di ognuno. Schifani detto il lodo, per questo attuale presidente del senato, nonostante sia avvocato e quindi se ne intenda di legge e leggi, ha sparato la super cazzata che deve pre-valere la sostanza sulla forma. Il problema è che la forma di cui parla lui è proprio la sostanza che deve prevalere: o la legge e il suo rispetto, sono formalmente ineccepibili o non c'è alcuna legalità possibile. Le leggi ci sono e devono essere sempre rispettate pena la caduta di ogni stato di diritto: per questo l'Autocrate Autotelemediocratico si è già fatto una quarantina di leggi ad personam suam e dei suoi servi, perchè così può fare almeno finta di ...rispettare le leggi (anche se le fa a se stesso, per se stesso, da se stesso, con se stesso). Ormai il regime del popolo del fare quel che gli pare è arrivato a teorizzare il "diritto" di non rispettare la (forma e le regole della) legge, nella convinzione (s)fascista di poter fare come vuole: questa è la sostanza! Lo tsunami degli scandali cancella in continuazione tutte le ondate precedenti; le trasmissioni meno gradite dal regime golpista berlusconiano vengono censurate (vedi ignobile blocco delle trsmissioni di Santoro e c. con la scusa della Par Condicio da rispettare nel mese delle elezioni). Il cerchio del nodo scorsoio della dittatura berluskoniana sta strangolando i residui dello stato democratico in modo forse formalmente ineccepibile ma sicuramente deleterio e distruttivo nella sostanza. Ormai tutto si tiene sempre di più: la censura impedisce di conoscere gli scandali che così non accadono perchè non compaiono nella TV Mediaraiset del Despota Sua Emittenza IV! Il Mago di Arcore sta anche eliminando le intercettazioni e rivendicando il diritto di essere solutus ex legibus perchè primus super pares: siamo ormai nelle mani dei coglioni e imbecilli che ancora votano il Grande Pifferaio Bugiardo. Speriamo nella salvezza degli ultimi giorni di Pompei! Inch Allah!

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