8 novembre 2011. Alle 16,15 la Camera dei deputati certifica la morte del IV (s)governo Berluskoni: otto punti sotto la maggioranza, 308 a 316. I deputati che sono entrati e usciti da destra a sinistra e viceversa sono al capolinea del vorticoso movimento al mantenimento del vitalizio. Alle 19, 30 il Dittatore riconosce finalmente di essere morto e promette al capo dello stato di dimettersi formalmente subito dopo l'approvazione del bilancio, ormai sotto amministrazione della UE (leggi Merkele Sarkozy. Berlusskoni è morto (politicamente), morte (politica) a Berluskoni. Ancora non mi sembra vero: la fine del Sultano purtroppo coincide con la catastrofe del paese, prodotta sistematicamente dalla delinquenza e dall'incapacità del Mago di (H)Ar(d)core e dei suoi sodali, tesi soltanto a garantire il Grande Bugiardo con le leggi ad personam e ad aziendam. A questo siamo giunti. Amen!
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