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martedì 29 novembre 2011

La buona, giusta e dolce morte di Lucio Magri

29 novembre 2011. Oggi si diffonde la triste notizia della morte dell'eretico Lucio Magri, espulso dalla DC alla fine degli anni '50 e dal PCI alla fine degli anni '60! Coerente fino all'ultimo, vinto dalla catastrofe politica in cui siamo precipitati e dalla morte dopo tre anni di cancro della moglie, ha deciso di autoespellersi dalla vita e lo ha fatto in Svizzera, aiutato da un amico dottore. La Repubblica Elvetica è un paese civile, a differenza del nostro, ormai provincia vaticana, berluskonizzata, democristianizzata, talebana, fondamentalista, cristianista, cattolicista, zuava, pontificia. In Svizzera difendono veramente il diritto alla vita, fino al punto di permettere che lo eserciti anche chi, come Lucio, non riesce più a sopportarne nemmeno il peso. Le Erinni Roccelle, i talebani Quagliarelli, i simoniaci cesaropapisti Berluskoni saranno fieri e contenti di avere costretto il grande rivoluzionario Monicelli ad ammazzarsi buttandosi dalla finestra dell'ospedale romano dove era ricoverato dopo aver scoperto di avere un cancro mortale. Lucio li ha fregati: se n'è andato senza aggiungere sangue e sofferenze inenarrabili, che avrebbero fatto godere i sadici fondamentalisti alla Berluskoni, che si eccitano a palpeggiare nelle parti intime finte infermiere minorenni che si vendono al migior offerente!

"Odiare i mascalzoni è cosa nobile" (Quintiliano)

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