12 aprile 2014. "Alla vigilia delle Europee una sorte amara attende Forza Italia ora che il suo fondatore è un pregiudicato e il suo inventore un latitante...Berlusconi si è cupamente blindato nella villa di Arcore, dove non può neanche riaccendere le luci del bunga-bunga, mentre Dell'Utri è semplicemente scomparso, sparito, dissolto: da ieri è ufficialmente "latitante", anche se lui ha trovato il modo di far sapere che non è in fuga ma sta solo "effettuando esami e controlli", chissà come e chissà dove - c'è chi dice a Santo Domingo, chi in Libano e chi nella Guinea Bissau - e anche la sua angioplastica strategica somiglia tanto all'uveite tattica dell'amico Silvio al processo Ruby..." (Sebastiano Messina, La Repubblica 12 aprile 2014)
Proprio oggi è stato arrestato a Beirut quello che il Tribunale che lo ha condannato definisce come il mediatore fra la mafia e il boss Berluskoni: attendiamo curiosi (e preoccupati) lo sviluppo degli avvenimenti, che si susseguono a ritmo quotidiano, in un susseguirsi continuo di spettacolari colpi di scena.
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