15 aprile 2014. Finalmente, addirittura dopo quasi un anno (258 giorni) dalla sentenza del 1° agosto 2013, il Tribunale sentenzia sulla "pena" (?) che deve/dovrebbe scontare il Sultano d (H)Ar(d)core in seguito alla condanna a 4 anni di reclusione. 4 ore settimanali per 9 mesi gli consentiranno, invece, di mettere in scena spettacolini a sua immagine e somiglianza, che diventeranno moltiplicatori di voti berluskoglioni e berluskimbecilli. Il fedele servitore Toti, cosiddetto suo consigliere politico, ha definito l'offesa alla giustizia spacciata per sentenza di pena "applicazione ragionevole": è la più veritiera certficazione dell'inchino vergognoso di cui una magistratura connivente ha voluto ha voluto omaggiare il prepotente strapotere del Sultano di (H)Ar(d)core! Il Satrapo della Brianza la definisce pure "rossa e cancro e metastasi" ecc., ecc., ecc...Incredibile!
Stavolta D'Alema, immemore di quando inciuciava coll'ex cavaliere autotelemedioplutocraticomassonico alla fine degli anni '90, riesce a dare un giudizio accettabile:" I normali cittadini vanno in prigione per reati minori...Chi è meno potente va in galera...".
Vedi pure l'ottimo articolo di Massimo Giannini su La Repubblica del 16 aprile:" E' una pena ridicola".
"Odiare i mascalzoni è cosa nobile" (Quintiliano)
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