29 aprile 2014. Finalmente anche il segretario di stato USA John Kerry, collaborazionista dello stato di Israele, si accorge che il sionismo produce apartheid e lo dichiara in incontri pubblici. Non s'è accorto che in Israele l'apartheid vige già dalla sua creazione il 15 maggio 1948: da allora i palestinesi inglobati nei suoi confini, divennero cittadini di serie B, privati fra l'altro, del diritto-dovere del servizio militare e minacciati da allora di espulsione collo spauracchio della "ebraicità" (?) dello stato! E a loro era già andata bene!
Decine di migliaia di loro connazionali erano stati massacrati in operazioni criminali e terroristiche di pulizia etnica; altre centinaia di migliaia, terrorizzati e indotti e costretti a scappare come profughi. Ancora oggi, dopo 65 anni, milioni di loro attendono un impossibile ritorno nelle loro terre ancestrali, angariati e oppressi da una occupazione militare criminosa, criminogena e criminale che non dà loro tregua e non consente di vivere con dignità, in democrazia e libertà!
I Territori Palestinesi occupati vengono smembrati e fagocitati dal 1967, distruggendo alla radice ogni possibilità di autonomia, per causa e a favore di mezzo milione di fanatici coloni estremisti, talebani e fondamentalisti, che si appropriano dell'acqua, della terra, dei beni e della vita del popolo palestinese, vittima innocente dell'aggressione sionista, colonialista, imperialista, militarista, espansionista e nazi(onalsociali)sta dello stato di Israele!
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