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lunedì 5 agosto 2013

I 4 gatti di via del Plebiscito (versione 1)

    4 agosto 2013. Convocata manifestazione di massa sotto casa del delinquente,  pregiudicato e condannato soltanto tre giorni fa dalla Cassazione per reati fiscali: il Tribunale ieri gli ha pure ritirato il passaporto, ma il Sultano di (H)Ar(d)core non demorde e sale sul palco che si è fatto costruire sotto casa nel pieno centro di Roma, bloccando il traffico e il passaggio dei cittadini, espropriandone il diritto alla libera circolazione sancita dalla Costituzione.
    4 gatti ramici e mentecatti, ben pagati per dare miserando, miserabile e miserrimo spettacolo, avvilente e inquietante a favore di un delinquente pregiudicato e finalmente condannato per gravissimi reati contro il fisco e cioè contro tutta la società, particolarmente quella dei più poveri e più indifesi.
    Mille comparse che testimoniano il vuoto pneumatico che sta ingoiando il Pifferaio Magico: fossero state pure diecimila - e non è così - sono la testimonianza plastica e icastica dell'abbandono irreversibile dei pretesi, presunti, ormai virtuali e immaginari otto milioni di votanti pro Cicero pro domo sua delle ultime elezioni politiche del 25 febbraio. Erano comunque soltanto il 7% dei 60 milioni della popolazione italiana e cioè e comunque una infima minoranza di berluskoniani berluskimbecilli, berluskoglioni e berluskafarabutti.
    Ho seguito in diretta su La7 il breve comizio del Mago della Brianza, spettacolo patetico di un vecchio pregiudicato che riconferma violentemente la sua prepotenza, la sua strafottenza, la sua prevaricazione, contro ogni regola della morale e della legge.
    Il Grande Bugiardo ha dovuto confermare il suo appoggio al governo, mentre ha continuato a scaricare inaccettabili contumelie contro la Magistratura che l'ha saggiamente giudicato e giustamente condannato.
    Un coacervo di bugie, di mendacio e di menzogne, infarcito di invettive criminose, criminogene e criminali, con una faccia tosta blefaroplstikatakalotrikofila degna di miglior causa.
    Il palco era pure abusivo, non dichiarato all'amministrazione comunale competente alla quale è dovuta una tassa per l'occupazione del suolo pubblico: evidentemente il delinquente ritiene di aver usucapionato via del Plebiscito, sulla quale si affaccia il palazzo
    "Odiare i mascalzoni è cosa nobile" (Quintiliano)

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