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mercoledì 14 novembre 2012

Le rappresaglie genocidiarie israeliane

    14 novembre 2012. Implacabile, martellante, incivile, illegale, immorale, criminosa, criminogena, criminale, ributtante, razzista, teocratica, spaventosa, insopportabile continua l'infinita incessante rappresaglia genocidiaria delle truppe d'occupazione nazi(onalsociali)ste sioniste imperialiste espansioniste guerrafondaie dello stato (ebraico?) di Israele ai danni della popolazione civile dei Territori Occupati illegalmenrte dal 1948. 
    Soltanto tre giorni fa sei palestinesi nella striscia di Gaza, raccolti sotto una tenda per un funerale, sono stati centrati dai cannoni dei carri armati israeliani e ammazzati come cani rabbiosi: tra le vittime ragazzi giovanissimi e decine di feriti, donne e bambini compresi.
    Oggi altri tre assassinati, fra cui Ahmed Jaabari, comandante militare di Hamas, forza di governo nella Striscia: ufficiali israeliani, nei giorni passati, non soltanto non si sono vergognati, ma addirittura si sono vantati di stare valutando l'uccisione di funzionari di Hamas, in risposta al lancio di razzi. L'assioma sionista (e l'ebraismo non c'entra proprio niente) ributtante e scellerato è che lo stato di Israele si arroga il diritto (in nome di dio? e quale?) di fare carne di porco della popolazione palestinese sottoposta al suo pieno totale assoluto dominio in base alle contingenze storiche attuali.
    Di quale scellerataggini ha ancora bisogno il mondo per sentire il dovere morale di intervenire per interrompere la mattanza di un popolo intero, di nulla colpevole se non di esistere? 

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