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venerdì 10 dicembre 2010

Le finte inaugurazioni di Berlusconi

10 dicembre 2010. Oggi, in pompa magna con caschetto giallo antinfortuni come si conviene per abbindolare il popolo (della libertà?), il Despota Sua Emittenza Al Tappone "ha inaugurato la stazione Tiburtina a Roma". Io che ci passo davanti tutte le mattine so che da mesi infiniti vanno avanti lavori esagerati che hanno prodotto finora una voragine immensa colla distruzione preventiva della grande stazione effettivamente esistente di Tiburtina. Oggi solo una immensa colata di cemento con macchinari di tutti i tipi in movimento stanno a dimostrare che i lavori, sicuramente cominciati, non sono certo terminati e, anzi, sembre proprio che non comincino a finire per niente. Ma allora che cosa ha inaugurato Berluskoni? L'inizio dei lavori? La speranza del loro termine? La fine della distruzione della vecchia stazione (per altro perfettamente funzionante dopo i lunghi restauri precedenti la demolizione?) La presa in giro permanente dei berluskoglioni, berluskafarabutti e berluskimbecilli che lo seguono? La pantomima messa in scena oggi dimostra ad abundantiam la vacuità, la vanità e l'inanità della realtà virtuale di cui il (super)duce(tto) di Arcore si sazia e sfama i decerebrati segugi che lo seguono Fede(li). La fintonia del mondo fasullo dell'Egoarca Autotelemediocratico pervade ovunque ogni cosa e penetra nei cervelli destrutturati del popolo bue della libertà (?) che a tutto crede e di sogni e fantasie si nutre. Il mondo rovesciato del Sultano continua ad andare in onda, al posto di quello effettivamente sussistente prima della calata del Grande Incubo Berlusconiano, su occhi e orecchie e cerevelli e menti e cuori degli incapaci, di intendere e di volere, osannatori unidirezionati autoapologetici. Intanto la Roma dell'ex (?) fascista Alemanno è (s)travolta dallo scandalo delle assunzioni di parenti ed amici nelle aziende comunali a rischio di bancarotta anche per questo. Circa duemila mogli, amanti, figli, nipoti, amici degli amici del sindaco e degli assessori sono stati immessi senza alcun concorso nei ranghi comunali a nostre spese. Il sindaco proclama la sua innocenza (?) respingendo la richiesta di dimissioni che qualche esponente dell'opposizione in ordinew sparso avanza timidamente belando. La bolla è troppo gonfia per non implodere in tempi brevi: è il mio sogno, la mia speranza, la mia certezza.

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