venerdì 10 dicembre 2010
La legge (?) contro le intercettazioni telefoniche
L'ennesima legge ad personam bavaglio/distruggi intercettazioni (pro mafia e/o altra delinquenza organizzata e no) tanto cara al conflitto di interessi fatto persona quale Sua Emittenza il Caimano, è al momento di fatto sospesa sine die per motivi di contingenza politica in attesa del voto di (s)fiducia del 14 dicembre. Per questo il parlamento chiude una settimana onde evitare imboscate al(lo s)governo del Sultano e l'ineffabile ministro ad personam per la (in)giustizia Al Fano blocca comunque il pagamento del dovuto alle aziende per le intercettazioni già attuate. Il serafico Angiolini dice di avere terminato i soldi necessarie di non averne più a disposizione: di fatto è il blocco totale di ogni intercettazione, peggio di ogni peggiore legge possibile. Cui prodest? Certo a mafia, camorra, 'ndrangheta, sacra corona unita e ogni banda e risma di delinquenti organizzati. Questa è l'Italia di Berluskoni, repubblica delle banane e del bunga bunga, per cui Zimbabwe, Boujiumbura e Ouagadogou sono modelli di perfezione da raggiungere e non più superabili. "Odiare i mascalzoni è cosa nobile" (Quintiliano)
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