martedì 28 settembre 2010
Netanyau, killer professionale
26 settembre 2010. Così, in piena sessione plenaria dell'ONU, ilcapo del governo fondamentalista iraniano ha definito il capo del governo nazisionista di Israele, che ha abbandonato l'aula insieme a Stati uniti e codazzo di utili idioti servitori come l'Italia berluskoniana, incapace di produrre una politica estera autonoma e confacente ai suoi interessi nazionali e internazionali. Sta il fatto che i coloni oltranzisti fondamentalisti talebani pasdaran ultraortodossi di religione ebraica, hanno ripreso a pieno ritmo la costruzione delle loro immonde colonie, cancro mortale di ogni possibile ricerca di una soluzione di pace possibile. A mezzanotte scadeva il termine (falso e falsamente affermato dal governo nazisionista di Usraele) di (finta) sospensione della colonizzazione forzata del rsiduo territorio della Palestina occupata militarmente da 62 anni. In 43 anni di macelleria etnica operata da Usraele ai danni delle popolazioni palestinesi, la Cisgiordania, invasa nel 1967 da Moshè Dayan nella terza guerra espansionistica di aggressione antiaraba, ha dovuto sopportare il violento razzista insediamento di ben mezzo milione di israeliani di religione ebraica. Il Territorio che dovrebbe costituire la base della nascenda nazione palestinese, è ormai immondamente e ignobilmente e immoralmente inseminato di centinaia di avanposti ebraici, premessa della definitiva annessione, tesa alla pulizia etnica degli arabi e alla loro eliminazione fisica, sociale e culturale! Il mondo assiste distratto, quando non addirittura connivente, come l'Italia berluskoniana, ben rappresentata dall'ameba fantasmatico e pleonastico della evanescente figura di pseudo ministro (ad personam) degli esteri Frattini che difende gli occupanti guerrafondai usraeliani, contro i diritti sacrosanti del popolo palestinese, oppresso e incarcerato agli arresti domiciliari nella sua stessa patria. "Odiare i mascalzoni è cosa nobile" (Quintiliano)
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