28 settembre 2010. Da mesi i giornali e le Tv di proprietà del capo del governo - (scandalo enorme che da solo avrebbe dovuto impedire la possibilità stessa della coincidenza di funzioni a causa dell'esistenza del pauroso infame conflitto di interessi a favore del (super)Duce(tto) di Arcore) - massacrano il Presidente della Camera per il nonnulla della ipotizzata proprietà di una microscopica casetta di 50 metri quadri sita nel Principato di Montecarlo addebitata al cognato di Fini, eventualmente mascherata da una società off-shore.
Questa minima pagliuzza, ove anche sussistesse, sarebbe il nulla del nulla rispetto alla trave delle montagne himalaiane delle proprietà di berluskoni e delle sue centinaia di società off-shore, con le quali ha coperto da decenni e copre i suoi affari, per non pagare le tasse e a umentare le sue ricchezze a dismisura, con leggi ad personam ordinate ai suoi servi zelanti e servitori obbedienti.
Il despota ha organizzato una campagna acquisti di deputati un tanto al chilo anche a forfait di 10.000 euro al capo, (in)degna del migliore mercato delle vacche e valida soltanto per il beota parco buoi del mucchio selvaggio e decerebrato dei berluskimbecilli, berluskoglioni e berluskafarabutti.
Nel frattempo i suoi avvocati tipo Ghedini Ma Va Là e il suo cosiddetto ministro alla (in)giustizia Al Fano ad personam, stanno lavorando alacremente, come sempre, alla messa in opera di ulteriori ignobili leggi ad personam che lo salvaguardino dai processi, garantendogli una immunità/impunità degna di migliore causa.
In queste ignobili condizioni, l'Autocrate Egoarca Pantocrator Sultano Sua Emittenza Sua Bontà Telemediocratica Berluskoni IV, frequentatore di minorenni, utilizzatore finale di prostitute, barzellettiere da avanspettacolo che disonora i grandissimi fratelli De Rege, cattolico pluridivorziato, distruttore della RAI, creatore di Mediaraiset, diffamatore della magistratura, amico dei dittaori Putin e Gheddafi, ritiene di poter usare ancora lo schifosissimo "metodo Boffo" ai danni del presidente della camera Fini. I cittadini osservano allibiti. "Odiare i mascalzoni è cosa nobile" (Quintiliano)
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