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venerdì 1 gennaio 2010

Il primo presidente autopallato

Il 10 dicembre 2009, a Bonn, nell’agorà internazioneale del PPE (partito popolare europeo di cui fa parte), il se-dicente capo del governo italiano (?) si è autoincensato in un delirio autoapologetico di pessimo gusto affermando addirittura :” Abbiamo un premier super...Tutti dicono: mamma mia, dove troviamo uno forte, duro e con le palle come il signor Silvio Berlusconi?” In un crescendo di farneticazione wagneriana dall’incalzante ritmo rossiniano l’Egoarca, marcatamente nelle ultime settimane, oltre ad essersi autodefinito “il più bravo capo di governo degli ultimi 150 anni di storia italiana” a partire dall’Unificazione Nazionale, adesso ha voluto sottolineare anche di avere le palle (ma chi l’aveva mai messo in dubbio? Allora ha ragione la seconda ex moglie che lo considera un uomo malato di sex addiction e bisognoso per questo di cure). Al di là del terribile imbarazzo prodotto dalla enormità formale e sostanziale delle ignobili affermazioni ed esternazioni dell’Autocrate, restano fumanti le macerie dello Stato di Diritto che fu la Repubblica Italiana, demolita ormai dalle accuse farneticanti e dalle minacce deliranti del Blefaroplastikato Kalotrikofilo (super)duce(tto) di Arcore.
Il Ras autotelemediocratico si dichiara orgoglioso di essere italiano, mentre l’Italia viene sputtanata (lo dice Sua Emittenza) dai bolscevichi di passaggio. Fabrizio Corona invece (quello che vendeva foto ricattatorie) dopo essere stato condannato per questo a 3 anni e 8 mesi in primo grado dichiara di “vergognarsi di essere italiano”. Due ottimi motivi per vergognarmi a mia volta, a ragione, di essere italiano! Non comprendo perchè ancora nessuno, nemmeno il buon Di Pietro, abbiano denunciato il presidente del consiglio dei ministri per alto tradimento dei doveri costituzionali, come previsto dalle leggi vigenti, in danno e contro la Consulta e la Presidenza della Repubblica (dopo la Presidenza della Camera, la Magistratura, la stampa libera, l’opposizione e via discorrendo). Il Gran Sultano è travolto e stravolto “dall’ansia di un privilegio di salvaguardia da costruire comunque, con ogni mezzo e a qualsiasi costo, trasformando il potere in abuso” (Ezio Mauro, La Repubblica pag. 1, 11 dicembre 2009) “Per chi confonde la pubblicità con il governo e la propaganda con l’informazione, la menzogna è un connettivo indispensabile...L’uso scientifico della menzogna è ormai arte di governo” (Giorgio Bocca) Le favole narrate da B. e dai suoi sicofanti sono sempre più “il racconto pieno di rumori e di furore narrato da un’ idiota, che non significa niente” (Shakespeare)

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