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giovedì 7 agosto 2008

Jun jun chen chen fu fu zi zi

Già Confucio, più di 2500 anni fa, diceva che “ il signore comandi, il ministro amministri, il padre faccia il padre e il figlio il figlio”. Ben due millenni e mezzo dopo, in Italia, il padrone di Mediaset (e di qualche altro miliardo di proprietà e di aziende) oltre il signore che comanda fa anche il capo del governo e il ministro che amministra; il suo segretario e avvocato Alfano fa il ministro alla (in)giustizia ad personam e le leggi ad personam per il suo padrone capo del governo ad personam di se stesso (vedi lodo Schifani 2 ovvero Alfano 1); Mara Carfagna, bella figlia, fa il ministro ad personam per le pari opportunità (di chi? Per chi?); il lodo ad personam Schifani 1 (da non confondere con lo Schifani 2 alias Alfano 1) fa il presidente del senato; la legge Gasparri ad personam a favore delle televisioni del padrone fa il capogruppo del partito ad personam del e al governo; il ministro alla difesa ad personam La Russa manda 3000 soldati a fare i poliziotti; il ministro Maroni all’interno (padano? Italiano?) non assume i 6000 poliziotti mancanti all’appello dell’organico perché non ci sono i soldi (perché non lo dicono?); il ministro all’economia ad personam Tremonti, che per farsi eleggere aveva promesso insieme al suo padrone di diminuire le tasse… le aumenta, ma non assume i poliziotti necessari (ma allora perché le paghiamo?); il ministro ad personam Bossi alle riforme (padane? Italiane?) le fa col dito medio che icasticamente e letteralmente (vedere per credere) infila nel culo dell’inno di Mameli e qindi dell’Italia e degli Italiani; il ministro Calderoni ad personam per la semplificazione (è tutto vero, esiste sul serio proprio con questo appellativo…) semplifica mantenendo un assordante silenzio di tomba sulle sue semplificazioni (le ha fatte? Le sta facendo? Le farà?) e via così (s)governando!
Ha ragione Confucio o Berlusconi?
W Confucio! Abbasso berlusconi!

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