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martedì 13 maggio 2014

"Non è una nuova tangentopoli"

    (Quasi) tutti i partiti e i loro turiferari e sicofanti, si affannano a negare la macroscopica incontrovertibile evidenza dei fatti. Arresti e retate di faccendieri, politici e malavitosi, si succedono a ritmi incalzanti e a ondate sempre più prossime allo tsunami finale, ma i partiti e i loro corifei negano sdegnati:" Non è una nuova tangentopoli".
    E' vero, non è una nuova tangentopoli: è sempre quella vecchia, la stessa che ci ammorba da decenni e che pochi eroici magistrati come il mastino molisano Di Pietro, tentarono (inutilmente) di stroncare 20 anni or sono. 
    Il successo mafioso di Berluskoni nel 1994, permise al Satrapo di (H)Ar(d)core di difendere gli amici latitanti come Craxi e di rilanciare alla grande malgoverno e sottogoverno.
    "Odiare i mascalzoni è cosa nobile" (Quintiliano) 

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