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venerdì 28 marzo 2014

"Diritto" (?) di rappresaglia preteso e affermato dallo stato canaglia di Israele

    Nello stato sionista imperialista militarista colonialista espansionista teocratico razzista talebano fondamentalista di Israele, i cittadini di religione ebraica - compresi i civili - circolano armati: tutti gli altri, considerati terroristi potenziali, no!
    A nessuno, infatti, "deve essere consentito l'uso delle armi", scrive(va) Martin Borman, uno dei più stretti collaboratori di Hitler, "al di fuori dei tedeschi". "Come espiazione per la vita di un soldato tedesco (oggi israeliano?) in generale bisogna considerare adeguata la pena di morte per 50-100 comunisti" (oggi palestinesi?): Feldmaresciallo Keitel, Unione Sovietica, 16/9/1941.
     I generali israeliani hanno ritenuto il rapporto nazista di rappresaglia di 1 a 100 fin troppo basso e l'hanno elevato a 150. Nell'operazione (?) "Piombo Fuso" (nomen est omen!) del 2010, hanno massacrato 1500 civili palestinesi (in buona parte donne, vecchi e bambini) a fronte di 10 soldati israeliani deceduti nell'attacco criminale a Gaza!
    No comment!

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