24 ottobre 2013. Così oggi il sindaco di Firenze, riferendosi alle agitazioni psicomotorie del Sultano delle Olgettine, dal quale pure si era recato a una cena elegante nel castello di (H)Ar(d)core.
E' di ieri l'ultimo (fino adesso) rinvio a giudizio per il mago della brianza, relativo alla stagione degli acquisti 2006/2008 per l'acaparramento di deputati e senatori del povero Prodi, costretto per questo a dimettersi in penuria di (ormai traviati e prezzolati dis)onorevoli.
Il Cainano è oltremodo agitato e a pochi giorni dalla minacciata sfiducia al (suo) governo Letta, poi mutata carambolescamente in rinnovata fiducia (?), di nuovo sta strillando minacce di (rinnovata) sfiducia, alle quali non credono più nemmeno i suoi giannizzeri e sicofanti.
Il pregiudicato Dell'Utri, suo amico e sodale, condannato a 7 anni in 2° grado per concorso esterno in associazione mafiosa, ha comprato - coi soldi di Berluskoni - una villa arabosinohollywoodiana e acquisito la cittadinanza nella compiacente repubblica Dominicana, in modo da evitare le patrie galere, le cui porte si stanno aprendo irrimediabilmente.
Ancora a febbraio 8 milioni di berluskimbecilli e berluskoglioni lo votavano, convinti che fosse persegui(ta)to. Adesso, travolto e stravolto dalla piena dei rinvii a giudizio e dei processi in corso per i reati pèiù turpi, vergognosi e riprovevoli, spero che il Pifferaio magico, Padrone delle Ferriere Autotelemedioplutocraticomassoniche, venga finalmente ridimensionato anche dai suoi poveri ingenui scervellati ammiratori.
Gli resta lo zoccolo duro dei berluskafarabutti - simul stabunt, simul cadent - ma in genere anche i sorci più inverecondi e ottusi abbandonano la nave che affonda. Lo sytrapotere dell'Egoarca resta intatto: il controllo mediatico, politico ed economico della situazione in plateale schifoso ventennale conflitto di interessi, gli consente ancora di fare la voce grossa, ma il re è nudo e molti lo vedono e quindi...
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