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domenica 11 marzo 2012

"A Gaza un giorno di guerra" (2)

11 marzo 2012. "Uccisi nei raid 18 palestinesi": così La Repubblica odierna, che informa sull'aggravarsi della situazione degli attacchi criminali dell'esercito nazisionista contro Gaza. Tutto nasce dala volontà omicida di (pre)potenza nazista e nietzschiana dello stato israeliano che ha ottenuto i due piccioni della liberazione del soldato Shalit e della eliminazione di Zuher al-Qaisi, leader dei Comitati di Resistenza, con la fava dello scambio (per ammazzarli più agevolmente) dei mille detenuti come terroristi, fra cui lo stesso Zuher.


La Jihad può soltanto (cor)rispondere con qualche razzo, impari allo scontro e alla strapotenza di fuoco dell'esercito sionista, sparato sulle città israeliane vicine al confine. A qualche ferito corrispondono 18 morti compreso un ragazzino di 12 anni con un rapporto di 4 morti palestinesi per ogni ferito israeliano: chiunque può comprendere chi aggredisce chi!

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