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giovedì 26 gennaio 2012

L'Italia di (del dopo?) Berlusconi

L'Italia berluskonizzata, massacrata, distrutta, svuotata, demenzializzata, eviscerata, strumentalizzata, utilizzata ad personam dal superducetto di (H)Ar(d)core, retta e diretta ancora da una (pseudo)maggioranza berluskoniana e berluskoneide sembra andare decisamente a fondo, come la nave del comandante Scattino, miseramente naufragata addosso agli scogli dell'isola del Giglio, come ha voluto l'insipienza del suo pseudo comandante e la connivenza dell'armatore. I morti innocenti si contano a decine e i danni sono incalcolabili.




Qualche cocciuto ottimista ritiene che stiamo risalendo dal fondo, anche se a costo di sacrifici inenarrabili. "L'ottimista pensa che questo sia il migliore dei mondi possibili. Il pessimista sa che è vero" (J. Robert Oppenheimer)




Al Giglio accorrono torme di turisti della domenica a fotografare (e fotografarsi con) la grande nave arenata col fianco squarciato all'aria e nel mondo l'immagine del comandante fellone viene tipizzata a ingiusto simulacro dei caratteri nazionali. Lui è soltanto uno dei responsabili e per altro io e quelli come me nulla hanno a che fare con loro, ma tant'è.

I camionisti in sciopero si ammazzano fra di loro, in disaccordo sul da farsi e comunque da fare in modo violento, vista la latitanza dello stato (di diritto) non più sovrano. Una camionista tedesca travolge e uccide il suo collega italiano che voleva imporle di fermarsi.

Le corporazioni si agitano follemente soltanto all'idea di perdere un po' di potere e qualche spicciolo: notai, farmacisti, edicolanti, tassisti, avvocati strillano e manifestano la loro rabbia viscerale e incontenibile. I pescatori bloccano il parlamento e la polizia li carica e li ferisce




Il Caudillo Conducator tuona, insieme alla schiera dei suoi avvocati/deputati/sodali, contro i giudici del Tribunale di Milano che stanno cecando disperatamente di arrivare a sentenza in uno dei suoi giusti innumerevoli processi in atto, nonostante il bombardamento delle leggi ad personam per evitarli, in buona parte riuscito. Se andrà bene il Pifferaio Magico della Brianza sarà al massimo condannato in primo grado per corruzione, ma scatterà la ignobile prescrizione che il Grande Illusionista si è cucita su misura. Il Sultano continuerà a straparlare di giustizia politicizzata (?) e berluskimbecilli e berluskoglioni e berluskafarabutti applauderanno convinti e felici.




"Odiare i mascalzoni è cosa nobile" (Quintiliano)

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