mercoledì 26 agosto 2009
La dittatura berluskoniana delle Frecce Tricolori a Tripoli
L’inascoltato presidente Napolitano continua inutilmente a sfornare lettere ufficiali per chiedere al governo informazioni sugli stanziamenti per le celebrazioni del 150° anniversario dell’Unità d’Italia che cadrà nel 2011. I leghisti hanno già detto che non ci sono soldi, nemmeno per i festeggiamenti. Tuttavia il governo popolarlibertàleghista sperpererà, il prossimo 30 agosto 2009, milioni in abbondanza (ma allora i soldi ci sono: o no?) per celebrare i 40 anni della bieca dittatura del simil se-dicente colonnello Gheddafi, che avrà l’onore dello spettacolo delle Frecce Tricolori sui cieli della Libia. Io ritengo che sarebbero state più che sufficienti veline ed escort di cui il Blefaroplastiokato e Kalotrikofilo Signore di Arcore ama circondarsi da sempre in quantità industriale e di cui – lo afferma il suo avvocato onorevole Ghedini Ma Va Là – è l’utilizzatore finale: il tutto accompagnato dal posteggiatore personale Mariano Apicella, ancorchè aviotrasportato cogli aerei militari della Repubblica Italiana pagati dal sottoscritto contribuente pensionato, invalido del lavoro con carico di famiglia. A noi comunque l’onere dei costi spropositati della benzina e di tutto l’Amba Aradan a gloria del caravanserraglio gheddafiano. Poco importa che le simil truppe del caudillo Muhammar hanno massacrato soltanto pochi giorni or sono una ventina dei trecento profughi che cercavano di fuggire da un centro di raccolta/detenzione/prigione/sterminio libico a suggello fraterno del patto di amicizia stipulato recentemente dal dittatore di Arcore col suo omologo amico beduino. Perchè Berluskoni IV pensa che la politica estera sia un affare di (sua) famiglia? Fra i letti grandi regalati da Putin dove invita ad attenderlo prostitute ricattatrici(?) con cui fa sesso intensamente per notti intere e le tende beduine dell’Uomo del Corano e del Libretto Verde c’è poco da stare allegri. Ma ai Mussolini che oggi si merita applaude La Russa, ministro della Difesa, nipotino di Italo Balbo, (altro aviatore che sui cieli della Cirenaica – di cui per altro lui era Governatore e Vicerè - ci lasciò le penne avendo appena fatto in tempo a vedere lo scoppio della II Guerra Mondiale). Tralasciamo di elencare i misfatti di cui si è reso responsabile in quaranta anni di strapotere il signore e padrone di Tripoli. L’avvento dell’Impero di Berluskoni IV ad aprile 2008 ha segnato la fuoriuscita sistematica e conclusiva dell’Italia dal circuito dei paesi (mediamente) democratici: le quadrate legioni dei fasci leghisti della padania e degli (s)fascisti del popolo della libertà (sempre di più ad personam), marciano ormai alla conquista definitiva degli ultimi minimi bastioni di democrazia ancora sopravissuti (per poco?) fra di noi. Amen! Inch Allah!
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