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sabato 27 settembre 2008

Ordine, disciplina e Alitalia...

Il governo ad personam del Blefaroplsticato Kalotricofilo presidente del consiglio plaude soddisfatto all’invio di tremila soldati nelle strade delle città italiane, convinto (?) e volendo convincere la plebe cogliona che lo vota che l’ordine è ripristinato e la sicurezza (ristabilita?) è percepita come stabile e restaurata! Tralasciamo di ricordare agli immemori che nel 1992 l’operazione Vespri Siciliani, scatenata in Sicilia per oombattere la mafia, mise in pista, nella sola isola, ben 20000 soldati e non sembra, sedici anni dopo, che il problema della mafia sia risolto! E meno male che l’ordine è garantito: ma allora come spiega Al Tappone Testa Asfaltata i sei negri morti ammazzati nel casertano l’altro ieri, la sommossa dei loro compagni (complici?) che ha messo a ferro e fuoco un intero territorio di cui lo stato evidentemente non controlla più la sicurezza ieri, ancora ieri i tumulti nel centro di Milano, con sfondamento dei cordoni di polizia di amici e compagni del giovane africano italiano ammazzato a sprangate da due baristi (padre e figlio, già pregiudicati) per il furto di una scatola di biscotti? E’ soltanto un accenno a come funziona bene la disciplina, tanto più adesso che anche l’esercito ha cominciato a regolarla nelle strade di tutta Italia.
E il cosiddetto (ma perché?) “salvataggio” di Alitalia, organizzato dalla macchietta di Arcore coi suoi colleghi industriali fra cui il padrone di Air One che si deve salvare dal fallimento imminente, scaricando le spese sulle spalle di tutti i contribuenti italiani? Cinque mesi fa il governo Prodi aveva concluso la trattativa con Air France, che avrebbe anche pagato un milione di euro, oltre ad accollarsi tutti gli oneri del salvataggio! Berlusconi bloccò tutto in campagna elettorale, promettendo mitiche cordate, presenza dei suoi figlioli compresa, tutti italiani DOC, perché l’Alitalia non cadesse in mani straniere! Oggi la CAI, Compagnia Aerea Italiana, uscita dal cilindro del mago di Arcore, si ritira in buon ordine, causando essa e soltanto essa (non certo CGIL e piloti come afferma il dolce neoduce) il fallimento definitivo e catastrofico della già gloriosa compagnia aerea di bandiera! Così sia: i coglioni che lo hanno già votato, continueranno ad applaudire l’autocrate Ghe Pensi Mi? Ai posteri l’ardua sentenza.
P.S. – Apprendo ora dal TG2 delle 20,30 del 21 settembre 2008, che il capo del governo di chi se lo riconosce come tale (io, fortunatamente, non mi annovero fra i coglioni che lo hanno votato) sta sfasciando le relazioni diplomatiche con l’Iran, paese di antica cultura e grandissima civiltà, che ha richiamato l’ambasciatore italiano a Teheran. Il 16 settembre scorso il mediocrate di Arcore pensò bene di definire un Hitler Ahmadinejad, capo del governo iraniano, nell’ambito di una cerimonia che lo vedeva premiato da una associazione ebraica come grande amico di Israele. Oggi lo stato di Israele ringrazia il Grande (S)comunicatore mettendo sotto sequestro capitali e aeroplani dell’Alitalia che non paga i conti, mentre il lacchè di Tel Aviv rovina i buoni rapporti con la teocrazia persiana, mentre li rinsalda sempre più servilmente con quella pontifica, papalina e vaticana! Alla prossima…

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