“20 settembre 1870/2008. Porta Pia, il Comune onora i caduti papalini. Il sindaco Alemanno rivuole il papa re” (La Repubblica 21 settembre 2008, pag. 1 e 21)
Durante la 138^ commemorazione della presa di Roma che ricorda la fine dell’infausto ed ignobile potere temporale della Chiesa Cattolica Apostolica Ecumenica Romana, il presentat’arm dei Bersaglieri ha onorato la memoria dei 19 zuavi mercenari pontifici morti nei combattimenti per la presa di Roma, nel compimento risorgimentale dell’unificazione nazionale. L’ineffabile se-dicente medievale principe Ruspoli, presente alla manifestazione ufficiale con la sua servitù, ha inneggiato all’onore dei caduti papalini. L’aspetto più vergognoso della immorale e reazionaria vicenda è che nessuna autorità ha ricordato i 49 soldati dell’esercito italiano ammazzati per la liberazione della nuova capitale del regno d’Italia: che lo faccia la Militia Cristi del latifondista Ruspoli, amen! Purtroppo a celebrare l’infausta, indecorosa cerimonia pubblica ufficiale è stato il vice sindaco di Roma: motivo in più per non riconoscere nessuna rappresentatività alla nuova amministrazione capitolina, retrograda e reazionaria, pseudofascista e barbarica.
Il prossimo 2 febbraio 2009, in Campo de’ Fiori a Roma, nel 409° anniversario dell’assassinio del geniale frate Giordano Bruno, bruciato vivo per sentenza del Tribunale della Santissima Inquisizione, mi attendo perciò l’elogio del boia e dei giudici criminali e il vituperio del domenicano Giordano, saggissimo filosofo, morto martire eccelso per la libertà di pensiero di tutti gli uomini del mondo civile! Del resto il papa Joseph Ratzinger, già Hitler Jugend, in arte Bendetto XVI, proprio in questi giorni ha condannato la libertà di stampa, scomunicando i media come diffusori del peccato e negatori della cristianità della famiglia e del matrimonio cattolico. Il cerchio si sta chiudendo, nello strangolamento clericale dello Stato di Diritto e nell’anatema scagliato violentemente contro diritti del pensiero laico, al fine di scardinare i fondamentali universali principi di tolleranza e di libertà, che dovrebbero essere alla base di ogni convivenza civile e sociale fra le persone!
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