Visualizzazioni totali

mercoledì 3 settembre 2008

"Mettere mano alla giustizia è cosa giusta"

3 settembre 2008 – “Metter mano alla giustizia è una cosa giusta” Alfano, ministro ad personam
Della giustizia ad personam

La pre-potenza stali-mao-nazi-fasci-polpottiana delle affermazioni dei ministri ad personam del governo ad personam del Blefaroplasticato Kalotricofilo Neo Duce cicero pro domo sua ad abundantiam, è sempre più indigesta, manifesta, proterva, provocatoria, violenta, sovversiva ed eversiva! Il ministro della (in)giustizia ad personam Alfano, facendo finta di affermare ovvie e banali verità, conferma l’intrinseca falsità connaturata alle proprie dichiarazioni che sono geneticamente bugiarde, per logica, consequenziale natura.
“Metter mano al giustizia” non è una cosa giusta o ingiusta di per sé, in sé e per sé. Tralasciamo il fatto che a me chi mette mano a qualcosa fa pensare piuttosto alla pistola che alla giustizia. In ogni modo qualcosa è giusto o ingiusto in funzione delle modalità di azione e attuazione di ogni singolo specifico comportamento. Chi spara per legittima difesa fa una cosa giusta anche se ammazza, ma chi lo fa per pura delinquenziale volontà omicida, fa una cosa ovviamente ingiusta e immorale. Allora chi mette mano alla giustizia per distruggerla fino alle radici e per sovvertire le fondamenta stesse dello stato di diritto, produce evidentemente una cosa in giustissima, ignobile e riprovevole. Il ministro Alfano (ad personam) farebbe cosa giusta se operasse nell’interesse della giustizia a favore dei deboli, dei poveri, dei perseguitati, dei prevaricati, degli oppressi, dei reietti. Lui, purtroppo, è già autore del lodo Schifani bis ad personam di B. velocissimamente approvato nell’interesse unico e assoluto del suo datore di lavoro (tutti sanno che Alfano è stato nominato ministro, in consequenziale connessione logica e cronologica, dopo essere stato segretario personale e particolare del Cainano alias Al Taccone, amico personale di Putin, zar autocratico di tutte le Russie, anche quelle che preferirebbero non esserlo, come la Georgia, tanto per fare un esempio di bruciante e tragica attualità).
Vedremo perciò prossimamente, a partire dai fatti, se “mettere mano alla giustizia” sia “una cosa giusta” o, piuttosto, sommamente ingiusta e infamante: le premesse per risultati ignobili e incivili ci sono già tutte, forse anche qualcosa di più

Nessun commento: